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La prefettura di Vibo Valentia

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VIBO VALENTIA – Martedì 29 ottobre, a partire dalle 9, cittadini e poliziotti manifesteranno davanti alla Prefettura di Vibo Valentia il loro dissenso per la mancanza di stanziamenti adeguati nella legge di bilancio per il comparto sicurezza. L’iniziativa, lanciata dal sindacato di Polizia Coisp, si svolgerà contemporaneamente anche in tante altre città italiane, da nord a sud del Paese, e a Roma, di fronte alla Camera dei Deputati. Tante donne e uomini della Polizia di Stato incroceranno le braccia in segno di protesta in vista della manovra che, secondo Domenico Pianese, segretario nazionale del Coisp, “non ha tenuto conto delle esigenze delle Forze dell’Ordine: i fondi stanziati sono una mancetta”. 

L’incontro con il premier Conte avvenuto la scorsa settimana a Roma, secondo Pianese ha risolto solo in parte i problemi del comparto sicurezza ma resta il nodo più grave, quello delle carenze di organico. Dopo il lungo blocco del turnover, infatti, a Vibo Valentia, così come quasi in tutta Italia, mancano centinaia di agenti a presidio del territorio. “Questo – spiega Pianese – non permette il controllo capillare delle città e inficia la possibilità di  intervenire tempestivamente e di prevenire tanti fatti criminosi che, in molti casi, possono avere conseguenze di gravissima portata”. 

Ma non è solo la carenza di organico quella che preoccupa il Coisp: secondo il sindacato, infatti anche le dotazioni messe a disposizione degli agenti sono insufficienti, così come le norme a loro tutela: “Abbiamo più volte chiesto ai governi che si sono succeduti leggi che non consentano a chi aggredisce o minaccia le Forze dell’Ordine di restare impunito e, soprattutto, che venisse fatto rispettare il principio di certezza della pena: chi attacca, offende o aggredisce un pubblico ufficiale, attacca lo Stato. Ed è impensabile che, come in alcuni casi è accaduto, questo non abbia ripercussioni”. Soprattutto, sottolinea Pianese, è indispensabile dotare tutti gli agenti di un equipaggiamento adeguato che preveda almeno le pistole elettriche, i giubbotti sottocamicia antiproiettile e antilama e protezioni appropriate per i servizi di ordine pubblico, durante i quali sono più frequenti incidenti e colluttazioni”. 

Quello che lancia il Coisp, dunque, è un appello al governo e a tutte le forze politiche, ma anche un invito a tutti i cittadini a scendere in piazza per chiedere che il diritto alla sicurezza non sia solo uno slogan ma diventi la priorità dello Stato.

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