X
<
>

Vitaliano Papillo

Condividi:
1 minuto per la lettura

«Il lavoro accumulato da assistenti sociali, sociologi, psicologi, amministrativi, pedagogisti ed educatori con contratto ‘Pon inclusione’ è un’esperienza che non può essere dispersa».

Con queste parole il segretario provinciale della Cisal di Vibo Valentia, Vitaliano Papillo, ha posto l’attenzione dell’opinione pubblica su una questione che nelle prossime settimane potrebbe trasformarsi in una ulteriore emergenza occupazionale.

«Si tratta di decine e decine di operatori che svolgono funzioni socio-assistenziali complesse ed importantissime per l’inclusione, il benessere e la presa in carico di persone svantaggiate o in condizione di marginalità sociale – sottolinea Papillo. Attingendo dal bacino dei distretti socio-sanitari, i Comuni hanno colmato le carenze in pianta organica e offerto ai cittadini un servizio indispensabile, specie durante la pandemia».

Per Papillo «garantire gli standard strutturali ed organizzativi dei servizi socio assistenziali vuol dire mettere i nostri Comuni nelle condizioni di svolgere un’azione di contrasto alla povertà più efficace favorendo l’inclusione sociale e un maggiore sviluppo delle nostre comunità».

Di conseguenza appare «necessaria quindi una proroga dei contratti che dia intanto a tutti la possibilità di maturare i 24 mesi di continuità lavorativa, con l’impegno di giungere ai 3 anni utilizzando tutti gli strumenti e le soluzioni normative disponibili. Non possiamo permetterci – conclude Papillo – di disperdere questo bagaglio prezioso di esperienze e di privare i cittadini, già duramente colpiti dall’emergenza sanitaria ed economica, di servizi così essenziali».

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE