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VIBO VALENTIA – Un modo per dare una visione positiva a ciò che ha portato milioni di calabresi a partire per altre nazioni. La Calabria ha infatti la grande opportunità di poter contare su una forza enorme, che mantiene nonostante le distanze un legame profondo con la regione. Ed è questo che effettivamente la riunione della nuova Consulta regionale dei calabresi all’estero per il 2012 ha evidenziato. Una pluralità di “Calabrie”, che si sente il dovere di ascoltare e avvicinare alla realtà istituzionale e sociale della regione. La Consulta che si sta svolgendo in questi giorni, presso il 501 Hotel di Vibo Valentia, ha rilevato tra l’altro una nuova visione nell’interagire con i consultori esteri. Se l’emigrazione ha segnato negativamente la storia della Calabria, spopolandola delle sue risorse umane e produttive, in un periodo di grande crisi come questo si presenta invece un’occasione di sviluppo economico e culturale. Un’opportunità che la Regione a quanto pare non ha intenzione di trascurare. Un legame che ora si vuole migliorare, trovando il suo culmine con l’approvazione definitiva del Testo unico in materia di relazioni tra Regione Calabria e comunità calabresi nel mondo.

 

Il presidente della fondazione dei calabresi nel mondo Giuseppe Galati è intervenuto nella seconda giornata dei lavori della Consulta dei calabresi all’estero: «Noi vogliamo fare – ha detto Galati – un lavoro integrato con le altre strutture regionali. La Calabria ha avuto negli anni una grande emigrazione che non è stata una scelta consapevole.Purtroppo è stato un patrimonio che è andato via. Però è stata l’occasione che ha consentito a molti che venisse apprezzato il proprio estro ed ingegno. Dobbiamo ricostituire uno «spirito ebraico» per costituire un blocco e fare apprezzare la Calabria come patrimonio nel suo insieme. In questa ottica abbiamo presentato alcuni progetti. Vogliamo realizzare un portale all’interno del quale mettere quanto di positivo vi è nei calabresi. Guardiamo ad un progetto di internazionalizzazione per collegare il sistema di imprese calabresi ad un sistema di cittadini calabresi che svolgono all’estero lavoro d’impresa. Poi vi è un progetto che riguarda il mondo del lavoro. Vogliamo promuovere azioni per politiche di internazionalizzazione coinvolgendo i calabresi nel mondo, creando una borsa lavoro sperimentale.La Fondazine non è una cosa staccata dalla Consulta, perché voi sarete i validi interlocutori. Avremo con voi uno scambio produttivo. Intendiamo legare il vostro impegno in progetti grandi, altrimenti rischiamo di non trovarvi impegnati nel progetto complessivo».

Anche il Presidente del Consiglio regionale Franco Talarico è intervenuto ai lavori della Consulta regionale dei calabresi all’estero. «Noi in questi anni ci siamo chiesti – ha detto Talarico – come rispondere ulteriormente alle istanze dei calabresi all’estero, anche attraverso nuovi strumenti. In questa direzione s’inquadra la legge che abbiamo votato e che prevede l’istituzione della Fondazione dei Calabresi nel mondo come strumento che consenta una facilitazione dei collegamenti con i nostri corregionali, facilitando gli scambi culturali, imprenditoriali che saranno necessari». Talarico ha sottolineato che «momenti d’incontro come questi sono particolarmente importanti. Siamo orgogliosi di voi, cari calabresi, perché siete i rappresentanti di quanti, all’estero, riescono a tenere alto il nome della nostra terra ed i suoi valori con la vostra abnegazione ed il vostro impegno, con il lavoro che fate nei diversi settori del sociale, contribuendo, in modo concreto, alla crescita dei Paesi che vi ospitano. Abbiamo già approvato in commissione la nuova legge che vi riguarda e che sarà all’esame del Consiglio nella riunione del dieci maggio. Noi riteniamo di dover rafforzare con i calabresi fuori dalla mostra regione i nostri rapporti. Per questo abbiamo puntato su questa Fondazione proprio perchè abbiamo voluto costruire un nuovo strumento per costruire qualcosa di nuovo anche attraverso l’accesso ai finanziamenti europei. È chiaro che la Fondazione si dovrà raccordare con i consultare migliorando i rapporti avuti in passato con i calabresi all’estero.E sono certo che quanti vi lavorano a partire dal presidente Galati valorizzeranno questa esigenza». 

 

Ad aprire i lavori nella mattinata di ieri, dopo i saluti delle autorità istituzionali locali quali il presidente della provincia vibonese Francesco De Nisi e il sindaco Nicola D’Agostino, erano stati il presidente della Regione Giuseppe Scopelliti insieme al dirigente generale presidenza della Giunta Francesco Zoccali. Interventi questi, moderati dal consigliere regionale Alfonsino Grillo. Ma rispetto alle precedenti linee politiche, la nuova Consulta regionale dei calabresi all’estero evidenzia una «inversione di tendenza rispetto al passato», come ha affermato il governatore Scopelliti. «I rapporti con i residenti all’estero non devono essere visti come una passerella o una gita», ha sostenuto infatti il presidente della Regione. «Ma vanno considerati come un’opportunità per intensificare i rapporti di collaborazione». Il tutto al fine di creare «un’occasione di valorizzazione dei prodotti calabresi, in particolare quelli artigianali ed enogastronomici». Per il presidente Scopelliti, infatti, per costruire un futuro migliore «la Calabria dovrebbe giocare la sua partita fuori dai confini regionali e in tal caso nazionali». Inoltre, per incentivare il suo patrimonio culturale occorrerebbe, sempre secondo Scopelliti, «intensificare anche i rapporti con l’università per stranieri per ospitare i figli dei calabresi all’estero». In più, per la necessità di avviare e quindi di aprire nuove vie sui mercati alle risorse produttive ed umane, il ripristino di una sinergia tra la regione e i consultori calabresi esteri «diventerebbe un giusto mezzo per avviare uno sviluppo economico e anche turistico della regione». Attirare gli interessi internazionali dei prodotti per esempio enogastronomici, che trovano un punto di riferimento nelle comunità calabresi internazionali, come ha evidenziato il consultore del Brasile, potrebbe dare una boccata di ossigeno alla staticità economica della Calabria, aprendole le porte dei confini internazionali. Infine, la seconda sessione della riunione della Consulta, quella pomeridiana, ha riguardato la presentazione del Testo unico dell’emigrazione da parte del consigliere regionale Alfonsino Grillo. A seguire, invece, gli interventi dell’assessore regionale alla cultura Mario Caligiuri, e del presidente della IV commissione al consiglio regionale “Affari dell’Unione Europea e delle Relazioni con l’Estero”, Claudio Parente. 

 

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