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TROPEA (VV) – Giovedì, vigilia di quella che a Tropea è considerata la festa della Sacra famiglia e che negli anni si è sempre celebrata nel santuario dell’isola, vi sarà, alle 19,30, la cerimonia augurale della sua apertura al culto e quindi al pubblico del santuario simbolo di Tropea e della Calabria, rimasto chiuso per quasi un decennio.

E’ prevista una celebrazione eucaristica da parte del vescovo della diocesi Mileto-Nicotera-Tropea, Luigi Renzo. A Ferragosto i festeggiamenti avranno inizio alle ore 8 con la messa e la tradizionale processione al mare.

Nei giorni scorsi la spiaggia di Santa Maria dell’Isola è stata collocata tra le dieci spiagge più belle d’Italia nella classifica redatta dal sito Skyscanner, specializzato in viaggi. Del resto, da sempre il santuario fa da sfondo alle immagini più ricorrenti del turismo calabrese. I lavori non sono però finiti: nei mesi scorsi è stato assegnato l’appalto per un secondo lotto d’interventi per il consolidamento ed il recupero.

Ma intanto, dopo otto anni di interdizione del transito pedonale e veicolare nelle aree a ridosso dello scoglio, in seguito ad un’ordinanza emanata dall’allora commissario straordinario Annunziato Vardè, per tutelare l’incolumità pubblica e privata, l’emblema del turismo internazionale tornerà ad essere fruibile a tutti. Il 10 agosto del 2005 e nel dicembre dello stesso anno, dalla rupe precipitarono sulla strada del lungomare frammenti di pietre che spinsero il commissario a prendere i dovuti provvedimenti. Da allora, nessuno ha potuto avere accesso più al Santuario Mariano e all’intera area demaniale. 

La Chiesa, che sorge sull’altura dell’Isola Bella, ospita le statue della Sacra famiglia (al momento sistemate presso la chiesa del Rosario), portate in processione in mare ad ogni 15 di agosto. E’ stata comunque ristrutturata diverse volte a causa di eventi catastrofici tra cui il terremoto del 1908, per cui conserva ben poco dell’originale edificio. Le sue origini si fanno risalire al 370 d.C., per mano di una piccola comunità monastica basiliana che lì si era insediata. Ciò fa pensare che la Chiesa fosse una delle “Celle“, o piccole chiese, istituite da San Basilio in Calabria. E’, comunque, un luogo dal fascino particolare, sia per la forte spiritualità che si respira, sia per la straordinarietà del paesaggio che da quell’alto si gode. Per l’inizio dei lavori, soddisfazione anche negli ambienti della Chiesa.

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