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VIBO VALENTIA – E’ andato a Luigi Caccamo e alla sua eccezionale ‘Nduja di Spilinga, quest’anno, il Premio dell’Associazione della Stampa Estera in Italia. Il prestigioso riconoscimento è stato consegnato a Caccamo – titolare dell’azienda L’Artigiano della ‘Nduja – a Roma nel corso della cerimonia ufficiale di gala che si è svolta presso il Grand’Hotel Bernini-Bristol con una cena “stellata” preparata dallo chef Andrea Fusco.

Giunto nel 2015 alla 12esima edizione, il Premio della Stampa Estera in Italia è andato oltre che a Caccamo anche alla Fattoria Bio di Pieve a Salti in Toscana per la categoria “produttori”, a Mauro Serani del Crea (il più importante ente italiano di ricerca agroalimentare), alla pasticceria romana Cipriani (per le aziende con più di un secolo di storia) e al Consorzio dei Limoni Costa d’Amalfi per il rispetto del prodotto e dell’ambiente.

Si conferma un insaccato “piacione” la ‘Nduja di Spìlinga e guadagna estimatori all’estero. Jurgita Jurkeviciene, la giornalista della testata lituana Lietuvos Rytas che è stata madrina del premio a Luigi Caccamo, lo ha evidenziato illustrando le motivazioni del riconoscimento all’imprenditore calabrese: in tanti producono la ‘nduja ma chi non ha assaggiato quella di Spilinga non può rendersi conto del valore dell’originale.  

«Luigi e la moglie Graziella – ha affermato Jurgita Jurkeviciene – sono andati oltre. Nel rispetto della tradizione, sono riusciti a dare alla ‘nduja nuova vita e anche visibilità internazionale. Caccamo, è stato premiato non solo perché capofila dei migliori produttori di Spilinga, ma anche per il suo stabilimento moderno, attento a consuetudini secolari quanto all’igiene ed alla qualità degli ingredienti. Oltre alla produzione annuale, propone le Riserve che, in formati speciali fino a 50 chili, “maturano” affinandosi per anni proprio come il prosciutto San Daniele, grandi formaggi e come i vini importanti».

«L’azienda di Caccamo è stata anche premiata – hanno sottolineato nelle motivazioni i giornalisti della Stampa Estera – come emblema di quella nuova immagine di cui ha bisogno la Calabria. Ed è tra l’altro la prima volta che il premio della Stampa Estera va alla regione di cui più spesso purtroppo si parla nelle pagine delle cronache sulla criminalità organizzata».

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