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Giovane calabrese convocato per i mondiali in programma in Giappone: gioca nella Nazionale dei pazienti psichiatrici

di STEFANO MANDARANO

FILOGASO (VV) – C’è una Nazionale “speciale” che difende i colori azzurri agli altrettanto “speciali” Mondiali di calcio a 5 iniziati martedì a Osaka, Giappone. È la Nazionale dei pazienti psichiatrici nata da un’intuizione dello specialista romano Santo Rullo, presidente dell’Associazione nazionale psichiatri.

In questa squadra è entrato a far parte anche un giocatore calabrese, Antonio Barba, 29 anni, di Filogaso nel Vibonese. Lo ha fatto inseguendo un sogno, a lungo coltivato da appassionato di sport qual è: quello di alzare al cielo la Coppa con la divisa azzurra della Nazionale. Ora Antonio è arrivato a un passo dal realizzare quel sogno. Per lui già il fatto di aver messo piede in Giappone e di aver avuto la possibilità di vestire la casacca con lo scudetto tricolore cucito sul petto rappresenta una grande conquista, giunta al culmine di un percorso di consapevolezza e autonomia inaspettato, che ha del prodigioso. Antonio in Giappone, infatti, si può dire ci sia arrivato praticamente da solo.

Scovato questo progetto su internet, si è presentato davanti alla sua famiglia dicendo semplicemente: “io vado a Roma”. Superate le iniziali, comprensibili, perplessità, i suoi genitori, la sorella Natalie e tanti altri familiari e amici, sono divenuti i primi alleati e tifosi di Antonio, consapevoli che in ballo non ci fosse solo un mero risultato sportivo. Un primo provino andato a buon fine, poi anche un secondo brillantemente superato. Così il ragazzo appassionato di sport, tennis e calcio soprattutto, è entrato a fare parte della speciale rappresentativa di dodici atleti che difenderanno il tricolore nel paese del Sol levante. Impresa che sarà raccontata nel docufilm “Crazy for football”, dei registi Volfango De Biasi e Francesco Trento, tra gli ispiratori del progetto “Matti per il calcio” oggi portato avanti dall’associazione Strade Onlus e sostenuto interamente, sul piano economico, da Santo Rullo.

Lo stesso che ha “arruolato” l’ex pugile professionista Vincenzo Cantafiore come preparatore atletico e si è addossato le spese organizzative della spedizione azzurra, circa 30mila euro, confidando nella generosità di supporter e donatori, attraverso la campagna di crowdfunding avviata sul sito www.stradeonlus.it. Ora la prova più grande, quella di tornare con la Coppa del mondo da Osaka, dove le gare iniziate ieri si concluderanno il prossimo 29 febbraio, nella convinzione che comunque vada, anche se quel sogno alla fine non si dovesse concretizzare in un trofeo, sarà comunque valsa la pena viverlo fino in fondo.

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