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MILETO – «Dal cielo mamma Natuzza ci guarda e gioisce per questo cenacolo mariano, il nostro impegno è quello di portare a termine la grande chiesa entro il mese di novembre di quest’anno in occasione del quinto anniversario della morte di Natuzza e per farlo abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti voi». 

Il presidente della fondazione Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle anime, nonché parroco di Paravati, principale frazione di Mileto, don Pasquale Barone, non usa mezzi termini e nell’annunciare i tempi per l’inaugurazione della chiesa mariana fortemente voluta dalla mistica Natuzza Evolo, lancia anche un forte appello ai fedeli presenti al tradizionale raduno della festa della mamma affinché continuino a sostenere la Fondazione. 

Il progetto della chiesa e delle opere ad essa collegate, parte da molto lontano. La stessa Natuzza in vita spiegò che: «Non è stata una mia volontà. Io sono la messaggera di un desiderio manifestatomi dalla Madonna quando mi è apparsa nella mia casa dopo che ero andata in sposa a Pasquale Nicolace». 

Era il 1944 quando, durante una delle innumerevoli visioni mistiche di cui la donna fu protagonista, ebbe un dialogo con la Vergine che le disse: «Ci sarà una nuova e grande casa per alleviare le necessità di giovani, anziani e di quanti altri si troveranno nel bisogno e una grande chiesa che si chiamerà Cuore immacolato di Maria rifugio delle anime».

Il sogno, come ha ricordato lo stesso don Barone ha iniziato a prendere forma il 13 maggio 1987 su ispirazione della mistica e con l’assenso dell’allora vescovo della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, Domenico Tarcisio Cortese, nasce l’associazione “Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime“, in seguito diventata fondazione. E’ questo il primo concreto passo verso la realizzazione del progetto complessivo. 

Adesso, se non ci saranno imprevisti, nel corso dei prossimi sei mesi potrebbe trovare conclusione il primo importante passo del sogno di Natuzza.
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