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MILETO – Sono giunti in migliaia a Paravati, principale frazione di Mileto, i pellegrini e i componenti dei cenacoli di preghiera ispirati in tutto il mondo dalla mistica Natuzza Evolo. Il secondo raduno dell’anno, il primo si svolge a maggio in occasione della festa della Mamma, dei cenacoli ha avuto luogo come di consueto nel parco della fondazione Cuore Immacolato di Maria rifugio delle Anime dove diverse migliaia di persone si sono riversate per partecipare alla celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo di Mileto-Nicotera-Tropea, Luigi Renzo.

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Il raduno di novembre è organizzato ogni anno nella seconda domenica del mese è ricorda l’anniversario dell’arrivo, il 13 novembre 1993, a Paravati della statua del Cuore Immacolato di Maria rifugio delle anime scolpita sulla base delle indicazioni della stessa Natuzza Evolo e rappresentante la Madonna così come la mistica raccontava di averla vista nel corso delle sue visioni mistiche.

La cerimonia ha seguito il tradizionale programma, e così dopo la processione della statua per le vie del paese la folla di fedeli si è riversata all’interno del parco della Villa della Gioia dove la recita del Rosario ha preceduto la messa officiata dal vescovo Renzo.

Durante la sua omelia il presule ha più volte citato Natuzza ma ha anche aggiunto che per quanto riguarda la causa di canonizzazione della donna di fede «speravo di potervi dare la bella notizia, sono stato a Roma alcuni giorni fa anche per questo, ma ancora non ci sono novità, è più facile vivere da santi che essere riconosciuti santi, ma non dobbiamo meravigliarci perché il riconoscimento della santità eroica ha valore universale per tutta la Chiesa». Il vescovo ha anche ricordato come nel corso della sua vita Natuzza abbia «avuto anche tanti nemici, non solo tanti amici» con ciò lasciando intendere che nella causa di canonizzazione ci sia anche chi interferisce negativamente ma ha subito aggiunto che «uscire purificata da qualsiasi malevolenza e dubbio è fondamentale e sarà già il primo riconoscimento della sua venerabilità, dobbiamo avere fiducia nella chiesa e certamente la nostra mistica ci sarà restituita nella sua esemplarità luminosa».

Dopo il termine della funzione i fedeli hanno avuto l’occasione di visitare la cappella della Fondazione dove si trova la tomba di Natuzza Evolo.

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