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I pellegrini giunti a Paravati durante una recente edizione dell'evento

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MILETO – Il tradizionale raduno dei cenacoli di preghiera organizzato ogni anno in occasione della Festa della Mamma presso la Fondazione Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle anime, ente nato su ispirazione della mistica di Paravati Natuzza Evolo (LEGGI LA NOTIZIA SULL’APERTURA DELLA CAUSA DI BEATIFICAZIONE), non si celebrerà.

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La situazione è ancora in divenire, almeno con riferimento alla determinazione conclusiva, ma tutto ha avuto inizio lo scorso 15 aprile quando la Fondazione ha avanzato al vescovo della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, Luigi Renzo, la richiesta di autorizzare la celebrazione eucaristica, momento centrale dell’evento, in occasione della festa della Mamma.

A quella richiesta il vescovo, per come chiarito in via ufficiosa dallo stesso presule, ha risposto che l’istanza andava presentata per il tramite della Parrocchia di Paravati, guidata da don Domenico Muscari, ottemperando per tempo anche alle disposizioni di sicurezza previste dalla nuova normativa sulle manifestazioni pubbliche, aggiungendo comunque che sarebbe stato presente celebrando la messa come ogni anno.

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Da quel momento non ci sono state novità, almeno fino a ieri sera, domenica 5 maggio, quando si è materializzato un comunicato stampa della Fondazione rimosso poche ore dopo. Questo il testo della nota: «La Fondazione Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime comunica che non è stata autorizzata per il 12 maggio p.v. ad organizzare e ricordare, con una celebrazione eucaristica, l’avvio dell’Opera della Madonna, l’Anniversario della nascita della Fondazione e la Festa della Mamma. Pertanto, nonostante quanto si potrebbe intuire da una lettura superficiale delle notizie diffuse sui social, si evidenzia che presso la Villa della Gioia non è prevista la celebrazione della Santa Messa. La Fondazione resterà, comunque, aperta sin dalle ore 8:00, garantendo i soliti servizi e l’accoglienza a tutti».

Quindi stando a questo documento l’evento, quanto meno quello strettamente religioso, è saltato perché non autorizzato.

Tuttavia il testo è stato rimosso dopo poche ore, a seguito di un confronto telefonico tra il vescovo e il presidente della Fondazione, Pasquale Anastasi, durante il quale, oltre a ribadire che non ci sarebbe stato alcun diniego, il vescovo ha dato la propria disponibilità a recuperare l’evento in una delle domeniche di giugno in quanto ormai, data l’imminenza della scadenza, non ci sarebbe più il tempo materiale per ottemperare a tutti gli adempimenti richiesti.

Adesso la parola passa al Consiglio della Fondazione la cui riunione sarebbe prevista per le prossime ore e che dovrà decidere quando recuperare l’appuntamento con i cenacoli. Comunque, nella sua nota rimossa è espressamente chiarito che «la Fondazione resterà comunque aperta (…) garantendo i soliti servizi e l’accoglienza a tutti».

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