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Anton Giulio Galati

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CATANZARO –È morto Anton Giulio Galati, il più longevo presidente del Consiglio regionale della Calabria. Nell’albo istituzionale si colloca cronologicamente al quinto posto dopo Mario Casalinuovo, Scipione Valentini, Consalvo Aragona e Rosario Chiriano e il settimo dopo Domenico Romano Carratelli e prima di Giuseppe Scopelliti. Ha guidato Palazzo Campanella ininterrottamente dal 24 maggio 1983 al 4 maggio 1993. Dieci anni tondi e filati. E poi ancora dal 10 agosto 1994 al 5 giugno 1995, intersecando più legislature e facendosi stimare anche dalle opposizioni. Un record per la cronica instabilità politica calabrese. E questo suo lungo perdurare nel più alto scranno del Consiglio regionale mette in evidenza le sue doti di equilibrio, saggezza e di terzietà. È stato determinante nella celerità con cui è stata costruita l’opera, la cosiddetta “Astronave”, considerando che per la costruzione della Cittadella ci sono voluti 40 anni. Dunque, persona pratica e affidabile. La camera ardente si aprirà domani mattina alle 11 alla Cittadella regionale. Galati era nato il 31 gennaio del 1935 a Monterosso Calabro, centro interno del Vibonese con il quale aveva sempre mantenuto un vincolo indissolubile.

Ma risiedeva a Catanzaro sin dagli anni 70. Proveniva dall’Azione Cattolica, poi dirigente della Democrazia Cristiana e della Cisl. Nel 1979 è stato candidato al Parlamento nelle liste della Dc conseguendo 50.000 preferenze. Nel 1980 è stato eletto in Consiglio regionale ed è stato nominato Presidente della Commissione per il Piano di Sviluppo economico, nonché Presidente della Commissione speciale per la predisposizione di strumenti legislativi per le deleghe di competenza nazionale. Ha ricoperto l’incarico di coordinatore nazionale dei Presidenti dei Consigli regionali e della Province autonome.

Il presidente Mario Oliverio ha commentato a caldo: «Ho conosciuto Anton Giulio Galati da giovane consigliere regionale ed ho avuto modo di apprezzarne le qualità umane, il legame alla propria terra, il senso delle istituzioni. La sua esperienza sindacale gli ha consentito una conoscenza diretta e approfondita del mondo del lavoro, i cui bisogni e le cui trasformazioni sono stati per lui una bussola permanente anche nell’impegno politico successivo». E ancora: «Da Presidente del Consiglio Regionale, in un momento di forte ed aspra contrapposizione politica, ha saputo mantenere alto il ruolo ed il prestigio dell’istituzione, dimostrando doti di equilibrio, autorevolezza e rigore. Anche nei momenti di accesa contrapposizione politica ed ideologica Anton Giulio Galati ha saputo combattere la faziosità per fare prevalere rispetto delle altrui posizioni e tolleranza.

Galati lascia un ricordo positivo in quanti lo hanno conosciuto ed avuto modo di apprezzarne le qualità umane. Alla famiglia sento di esprimere, in questo momento di dolore, le mie condoglianze e la mia vicinanza». Il presidente del Consiglio Nicola Irto: «Esprimo il mio personale cordoglio e quello dell’intero Consiglio regionale per la scomparsa di Anton Giulio Galati. Una personalità straordinaria della politica calabrese, che per lunghissimo tempo ha ricoperto con doti di autorevolezza e imparzialità il ruolo di presidente dell’assemblea legislativa regionale. L’alto senso delle istituzioni, l’equilibrio e il senso etico hanno fatto di Anton Giulio Galati un punto di riferimento personale e politico». Numerosi sono stati i messaggi di cordoglio da parte del mondo politico, sindacale e associazionistico.

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