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ZUNGRI – Le donne di Zungri si sono messe all’opera. Da un’idea dell’associazione di protezione civile AnpanaGepa e in collaborazione con l’associazione Nives e l’amministrazione Comunale, in brevissimo tempo sono state realizzate una quantità di mascherine protettive in tnt per tamponare la mancanza di mascherine a norma, attualmente introvabili sul mercato.

Emanule Cullari, vice comandante provinciale della ProCiv Zungri, a cui ha fatto eco un post del sindaco Francesco Galati, ha detto che le mascherine sono state realizzate con il materiale donato dalle attività commerciali e ristorative di Zungri, le quali lo usano per fini specifici. Il tnt è resistente e ha un grande potere di filtro, anche se è particolarmente difficile da reperire sul mercato.

A confezionare le mascherine ci hanno pensato un gruppo di donne zungresi armate di forbici e macchina da cucire, molte delle quali sarte di professione e altre sarte per passione.

Il risultato è un lavoro di squadra che non solo risulta particolarmente efficace in termini organizzativi, ma produce soprattutto un effetto positivo sullo spirito della comunità, ancora una volta capace di stringersi e ritrovarsi unita di fronte alle comuni difficoltà. Con buona pace degli individualisti e dei furbetti che pensano solo a sé stessi. È anche così che si combatte il coronavirus. La protezione civile inoltre è impegnata anche nel controllo del territorio: pur non potendo fare multe è comunque autorizzata a segnalare alle forze dell’ordine (Carabinieri e Polizia Municipale) coloro che si spostano senza giustificato motivo.

Il suo ruolo primario tuttavia è di informare e assistere la popolazione. In questo grande supporto arriva anche dai volontari dell’associazione Nives e da liberi cittadini che prestano il loro aiuto gratuitamente.

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