X
<
>

Loculi in un cimitero

Condividi:
3 minuti per la lettura

VIBO VALENTIA – Una problematica che si protrae da tempo, vissuta con comprensibile disagio da parte dei cittadini residenti nella frazione di Piscopio, che da anni chiedono al Comune di essere ascoltati e che s’intervenga con decisione per risolvere il problema. Stiamo parlando della cronica carenza di loculi nel cimitero del piccolo centro abitato, vicenda che ha convinto – già da diversi anni per la verità – un gruppo di cittadini a costituire il Comitato civico per l’ampliamento del cimitero di Piscopio.

Poche o nulle le risposte ricevute sulla questione da parte delle Amministrazioni che si sono avvicendate negli ultimi anni, tanto che, nel corso dell’ultima assemblea tenutasi pochi giorni fa, il Comitato ha deciso di alzare i toni e di non concedere altre scusanti.

 «Se l’amministrazione non dovesse dare immediate risposte – fanno sapere i membri del comitato -, il problema sarà portato all’attenzione degli opportuni organi istituzionali, trattandosi di problematiche urgenti ed indilazionabili».

Nel corso della riunione, tenutasi nella Casa della cultura, è emerso «il malumore e la stanchezza dei cittadini di fronte alla mancanza di concrete iniziative volte alla soluzione del problema. È stato pertanto deciso di sollecitare ancora una volta il sindaco, l’assessore competente e l’Amministrazione comunale tutta a volere agire concretamente, affinché sia trovata una soluzione che consenta ai defunti di Piscopio di essere seppelliti nel proprio cimitero e a chi ne ha titolo e necessità di poter realizzare una cappella o un’edicola funeraria».

La vicenda, come detto, non è nuova e il Comitato la riassume così: «nella frazione Piscopio vi è da qualche anno una grave carenza di loculi, e nessuna possibilità di realizzare cappelle o edicole funerarie, tanto che alcuni defunti di Piscopio sono stati seppelliti in altri cimiteri. A tal proposito è stato formato un Comitato civico con lo scopo di favorire la soluzione del problema, che da alcuni anni cerca di mantenere un’interlocuzione e di sensibilizzare e sollecitare l’Amministrazione comunale affinché elabori un concreto progetto per risolvere il problema (ad esempio la raccolta di firme del 2017, trasmessa al sindaco dell’epoca). Nulla di concreto – si rimarca però – è stato fatto mentre al contempo il problema si è acuito».

Nel mese di maggio 2022, ricostruisce ancora il Comitato, «si è svolto un primo incontro con il sindaco Limardo, nel quale era stato assunto l’impegno ad interessarsi dell’argomento ed a rincontrarsi nel mese di giugno per ulteriori concreti aggiornamenti; successivamente, però, il sindaco si è reso indisponibile a varie richieste verbali di incontro, e non ha dato nessuna risposta alla richiesta scritta del 12.09.2022 (prot. n. 42533), con ciò evidenziando il totale disinteresse e l’assoluta insensibilità per una problematica che tocca il cuore di molti cittadini di Piscopio».

Finalmente, il 21 febbraio scorso, l’assessore all’Urbanistica Pasquale Scalamogna, «si è reso disponibile ad un incontro con il suddetto comitato. Purtroppo tale incontro si è rivelato, ancora una volta, interlocutorio evidenziando la paralisi amministrativo-programmatica e la mancanza di qualsivoglia strategia volta a risolvere il problema. Forse è per questo che il sindaco si è sottratto ad ulteriori incontri: in pratica dal maggio 2022 ad oggi nulla di concreto è stato fatto».  

Ora, anche alla luce di quanto emerso nel corso dell’ultima assemblea, il Comitato si dice determinato a dare battaglia e non lasciare nulla d’intentato per venire a capo della questione.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE