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L'istituto alberghiero di Vibo Valentia

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VIBO VALENTIA – Il dirigente scolastico Pasquale Barbuto, in seguito alle notizie che sono apparse sui mezzi di informazione e sui social (LEGGI LA PRESA DI POSIZIONE DEL SINDACO DI STEFANACONI), riguardo la decisione di rimandare indietro gli studenti provenienti da Stefanaconi (dove si sta sviluppando un focolaio di contagio da coronavirus) invita tutti a non creare facili allarmismi, e in questa fase così delicata, di rafforzare il patto di corresponsabilità tra Scuola e famiglie.

Spiega che la decisione dell’Istituto è scaturita in seguito ad una comunicazione da parte dell’ASP di Vibo, Ufficio di Igiene e Sanità Pubblica, a cui non poteva esimersi. L’appello è che si eviti di creare inutili tensioni.

L’apertura dell’Istituto un giorno prima, è stata «decisa per facilitare l’ordinato e graduale inserimento di alcune classi, prime e terze, con l’accordo e la presenza dei genitori, per dare la possibilità, in particolare ai nuovi iscritti, di prendere visione dei percorsi, delle loro aule, e delle regole imposte dal protocollo per il contenimento del contagio».

Il dirigente Barbuto ribadisce ancora che la decisione è scaturita in seguito ad una comunicazione telefonica da parte dell’ Ufficio di Igiene e Sanità Pubblica dell’ASP di Vibo Valentia, a cui ha dovuto dare attuazione: «Tale ufficio per motivi cautelativi, ha disposto il divieto di accesso agli alunni e anche al personale scolastico provenienti dal Comune di Stefanaconi e da zone interessate da contagi e comunque caratterizzati da allarme sanitario. Poi in merito alla questione dell’autocertificazione, ha spiegato che si tratta di un atto dovuto, perché non riguarda solo gli allievi di Stefanaconi, ma tutti gli iscritti, come da regolamento scolastico».

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