X
<
>

Condividi:
2 minuti per la lettura

VIBO VALENTIA – Di miracoli la chiesa stenta a riconoscerne ma di racconti che hanno dell’incredibile, le cronache sono piene. Nella provincia Vibonese si richiama sempre Natuzza Evolo, la mistica di Paravati tornata alla casa del padre il primo novembre del 2009 e alla quale sono legati alcune vicende di vita quotidiana che sembrano proprio rievocare dei miracoli. In tutto il mondo si parla di Natuzza, soprattutto negli emigrati italiani che credono alle manifestazioni del Signore. Natuzza è conosciuta alla pari dei Santi e a lei sono legate anche fatti che hanno dell’incredibile e quasi del sovrannaturale.

L’ultimo arriva da New York ed ha visto coinvolto il conduttore della trasmissione radiofonica “Calabria nei nostri cuori” Attilio Carbone, il quale nei giorni scorsi è stato vittima di un terribile incidente stradale. Carbone, originario di Cosoleto nella provincia di Reggio Calabria, nei giorni scorsi come tutte le mattine era uscito di casa con la propria auto quando è stato travolto da un’auto che viaggiava alla folle velocità di 145 km/h in pieno centro abitato. Il racconto del conduttore radiofonico del programma in onda ogni sabato dalle 20 alle 21 sul sito www.am1240wgbb.com ha raccontato come è rimasto miracolosamente illeso e come la mistica Vibonese sia intervenuta per evitare la tragedia.

«Sono vivo per miracolo – ha commentato Attilio Carbone. Giovedì 23 aprile sono uscito da casa per andare a prelevare il mio nipotino e portarlo a casa mia. Avevo posteggiato aspettando l’opportunità di entrare in strada, quando una macchina è arrivata da dietro come un bolide alla velocità che successivamente la Polizia ha calcolato in 95 miglia orarie, circa 145 km/h. Mi ha distrutto la mia bella Lincoln facendola girare su se stessa due volte e andando a finire la sua corsa a 50 metri di distanza dall’altro lato della strada, frenata dall’urto sull’auto di mio figlio, parcheggiata a pochi metri. A causare l’incidente è stato un giovane di 26 anni in stato di ebbrezza con un tasso di alcol 2 volte e mezzo il minimo stabilito dalla legge americana e sotto l’influenza di stupefacenti. Per fortuna grazie a Dio siamo usciti indenni, però ho avuto tanta paura. C’è stata solamente qualche escoriazione ma sicuramente poteva andare ancora peggio. Mi hanno salvato la fotografia e le coroncine di Natuzza che tengo in macchina. Vista la dinamica dell’incidente devo dire che la mistica vibonese mi ha protetto e se oggi sono qui a raccontare quel tremendo urto lo devo soprattutto a lei».

La fede sopra ogni cosa, con i miracoli e le manifestazioni di Natuzza che si moltiplicano, il tutto a poche settimane della festa che sarà celebrata nella cittadina normanna il giorno della festa della Mamma. Natuzza è venerata nel mondo e in alcuni casi equiparata a Padre Pio, con il quale ha condiviso le manifestazioni del Signore attraverso le stigmate.

 

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE