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Il vescovo di Mileto-Nicotera-Tropea, Luigi Renzo

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MILETO (VIBO VALENTIA) – Torna a farsi sentire il vescovo della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, Luigi Renzo, in relazione a come organizzare nelle prossime settimane le funzioni religiose.

Dopo che qualche tempo fa aveva disposto la sospensione, il rinvio o la soppressione in alcuni casi delle celebrazioni a causa del coronavirus (LEGGI), adesso il presule scrive ai propri sacerdoti (con la notificazione n. 10) in primo luogo per «rinnovarvi ancora una volta la mia gratitudine per quello che fate», ma soprattutto «per darvi alcune indicazioni e delucidazioni su problemi posti da alcuni di voi».

Andando al nocciolo della questione, il pastore della diocesi ribadisce «che la celebrazione della S. Messa può avvenire solo nelle chiese parrocchiali (non quelle succursali), con le solite modalità previste dal Protocollo con il Ministero dell’Interno e relativi aggiornamenti», inoltre, Renzo puntualizza alcuni aspetti precisi degli imminenti appuntamenti religioni.

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«Non essendo consentita la Processione – spiega il vescovo – alla fine della celebrazione della S. Messa si può procedere ad un tempo congruo (magari 1/4 d’ora) di adorazione e la Benedizione Eucaristica dalla porta della chiesa senza fare spostare i fedeli dai posti. Solo dopo si congedano i fedeli impartendo loro la Benedizione dall’altare», mentre «nei giorni precedenti, soprattutto dove le Quarantore non si sono potute celebrare, si può organizzare la S. Messa e l’adorazione con le stesse modalità dentro la chiesa».

Messe all’aperto e novene

«Per la celebrazione delle Messe all’aperto per ragioni di capienza (comprese eventuali Novene)» il vescovo chiarisce che «se si celebrano sul Sagrato della chiesa (lo spiazzo antistante la chiesa), si può eventualmente esporre sulla porta d’ingresso la statua della Madonna (evitando assembramenti)». Inoltre «la S. Messa per motivi di capienza può essere celebrata anche in piazza lontano dalla chiesa, ma sempre con le debite garanzie di sicurezza e le autorizzazioni rilasciate dalle pubbliche autorità. In questo caso non è consentito portare fuori alcuna statua o quadro, ma solo un tavolo per l’altare ed il Crocifisso, ricordando che il citato Protocollo vieta, di per sé, le manifestazioni religiose esterne che prevedono assembramento».

In conclusione, il vescovo rivela di rendersi conto «che si tratta di restrizioni sofferte, ma al momento è necessario attenervisi senza libere interpretazioni personali, nella speranza che presto possano venir emanate dall’alto indicazioni migliorative. Certo della Vostra piena adesione e collaborazione, Vi saluto e Vi benedico tutti, dandovi appuntamento – conclude – a giorno 4 giugno (non è prevista la concelebrazione, ma solo la partecipazione alla S. Messa con camice per il rinnovo delle Promesse Sacerdotali)».

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