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padre Giordano Procopio

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SORIANO (VIBO VALENTIA) – La comunità sorianese e l’ordine dei Predicatori, perdono una figura storica ed emblematica, con la dipartita di padre Giordano Procopio.

Sessantasei anni di onorata professione religiosa e cinquantanove di sacerdozio, hanno coronato il percorso di padre Giordano, nato a Guardavalle il 6 dicembre 1933.

Componente di una numerosa famiglia, ben nove figli: Francesco, Giuseppe, Antonietta, Vincenzo, Guglielmo, Francesco, Antonietta e Carolina, conosciuti i Domenicani per mezzo del loro Padre Provinciale, entrò a 16 anni nel Convento San Rocco di Acireale per essere ammesso al noviziato.

Emessa la prima professione Semplice (temporanea) il 19 novembre 1954 rimase nella stessa comunità formativa, per iniziare gli studi istituzionali presso lo Studium della Provincia per essere ordinato sacerdote a Catania il 30 luglio 1961.Assegnato subito nel convento di San Giorgio Morgeto vi profuse gli anni più belli del suo giovanile ministero sacerdotale, con l’entusiasmo e l’amabilità di cui era dotato, fu capace di attirare una folta schiera di giovani che formò, prima come rosarianti e poi inserirli nella Congrega del SS. Rosario, di cui alcuni ne fanno ancora parte.

Successivamente, nel 1970 fu assegnato a Soriano Calabro che “divenne la sua casa-dimora e seconda patria – ha spiegato padre Giovanni Calcara  – dove per oltre trent’anni ha profuso le migliori energie di mente, di cuore e di religioso in un lungo e fruttuoso ministero sacerdotale che lo hanno visto protagonista della vita della comunità domenicana e del Santuario e delle tantissime iniziative da lui promosse e volute nelle varie ricorrenze storiche, come arrivo o ritorno dei domenicani a Soriano, incoronazione del simulacro della Madonna del Rosario per iniziativa di san Giovanni Paolo II, ristrutturazione del santuario e dei locali conventuali. Ma soprattutto il suo essere padre, fratello e amico di tutti con la sua bonomia, amabilità e disponibilità piena e totale, diremmo oggi h24”. 

La sua paternità umana e spirituale oltre che con i devoti e i pellegrini di San Domenico “in Soriano” l’ha profusa con la Confraternita del SS. Rosario e la Fraternita Laica Domenicana, che poi ha esteso, in maniera inattesa per lui, nei lunghi anni in cui è stato anche parroco a Gerocarne e ad Ariola.Grande attenzione ebbe verso i giovani sia di Soriano che di Ciano, che volle formare per lunghi anni, con l’aiuto dei frati studenti domenicani che ogni estate accoglieva su imput del provinciale padre Vincenzo Romano per diversi mesi nelle esercitazioni apostoliche, ma soprattutto con le consorelle del Cenacolo Domenicano di Solarino (Sr) guidate dall’infaticabile sr. Adriana Barbaro. Diversi i convegni-meeting svolti sia a Soriano come a Sant’Onofrio o a Solarino. 

“Il suo cuore ha saputo amare tutti – ha proseguito padre Calcara –  come paradigma, della sua ricca e profonda personalità, possiamo senz’altro, citare la vicenda che lo ha legato in maniera unica al carissimo Totò Ioppolo, sul cui profilo spirituale rimandiamo al recente lavoro di p. Michele Fortuna. Se gli stessi familiari di Totò dicono che “padre Giordano è stato per nostro fratello come un vero padre” avrà pure un significato”.

Dopo oltre trent’anni, padre Giordano dovette lasciare nel 2002, con grande rammarico e qualche protesta della cittadinanza, la sua amata Soriano, chiamato dall’obbedienza a trasferirsi ad Acireale, per poi andare a Messina nel 2004, mentre nel 2007 ha fatto ritorno presso l’ombra della Tela miracolosa di San Domenico a Soriano, ritrovando in comunità padre Innocenzo Ceravolo, con cui ha condiviso vita e preghiera.

«Ma ormai era giunto il tempo di Dio che si manifestava con il lento ma inarrestabile, declino fisico e, alle volte intellettivo di padre Giordano – ha concluso padre Giovanni Calcara  – Di ritorno da un viaggio in Australia padre Giordano tornò in condizioni critiche e peggiorò sempre di più. Al dolore per le sue condizioni si è aggiunto il suo allontanamento definitivo da Soriano non essendo più sufficienti le cure dei confratelli, ormai era Carolina la sua mamma, sorella e confidente delle sue pene e dei suoi pensieri.Sollecitata dai confratelli di Soriano, Carolina permetteva la presenza di padre Giordano per la visita-pellegrinaggio del nuovo Maestro dell’Ordine fr. Gerard Timoner l’11 ottobre del 2019 nel nostro Santuario. Padre Giordano accoglieva nella sedia a rotelle, come un vecchio vegliardo, alle porte del santuario il successore di San Domenico a cui fu presentato.

La presenza del Maestro dell’Ordine, fu preziosa anche per un altro episodio:Alla fine del canto dell’antifona “O spem miram”, per un disguido tra Coro e i frati ci fu un attimo di silenzio, in cui nessuno sapeva cosa fare o dire. A quel punto ai piedi del presbiterio, accanto al simulacro della Madonna del Rosario, dove si trovava padre Giordano nella carrozzina assistito da un volontario del Servizio Civile, padre Giordano a voce alta intonò, lui che poco prima faceva fatica a parlare: “Prega per noi Santo Padre Domenico”.

La Celebrazione Eucaristica esequiale sarà celebrata domani alle ore 15.30, presso il Santuario di San Domenico in Soriano.

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