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Gabriele Bonci a Spilinga

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SPILINGA (VV) – Mamma mia cosa è stato questo ’Nduja Village, verrebbe da esclamare: cinque giorni intensi con le più grandi stelle della gastronomia nazionale e internazionale.

Un lavoro immane, che Amministrazione comunale e volontari hanno portato avanti con determinazione, lo si è visto dall’energia che tutti hanno profuso, a cominciare dal sindaco, Enzo Marasco, dal vicesindaco nonché direttore artistico Franco Barbalace e dall’assessore, Laura Pontoriero.

E la chiusura dell’8 agosto, data per altro storica, non poteva non essere in grande stile, con uno strepitoso Gabriele Bonci e la folla letteralmente in delirio per lui.

In Italia il cibo è patriottico: unisce, identifica, lega, ci rende soddisfatti e orgogliosi. Di Gabriele Bonci colpiscono diverse cose: la disponibilità con le persone, ma soprattutto la lungimiranza mista alla genialità, ha decisamente uno sguardo lungo.

Appena arrivato, in compagnia di due persone, tra cui il pizzaiolo e panificatore Salvatore Mirante, inizia a ricercare prodotti inediti: sosta a tutte le botteghe della kermesse, scruta, assaggia, chiacchiera con i produttori. Tutti i grandi chef hanno un rapporto simbiotico con i territori, ma Bonci particolarmente.

Momento clou della serata lo show coking, con una platea di curiosi e appassionati giunti da ogni parte d’Italia. «Noi siamo arrivati da Arezzo», dal palco si sentono questi commenti, è quasi emozionante.

Gabriele Bonci ha preparato una pizza ’nduja, limone, mozzarella e basilico fresco appena raccolto, mandando in delirio gli spettatori e sollevando un: «A me, a me» incredibile, che si fatica quasi a credere.

Al termine dello show, mentre sorseggia un bicchiere di fresca crema di limoni, il maestro Bonci, che ama definirsi un fornaio, ci racconta l’inizio della sua carriera: «Sono cresciuto a Roma in una famiglia modesta e già da adolescente avevo la responsabilità di dover coprire le spese, mi inventai un tiramisù e incominciai a girare i ristoranti di Roma, partì tutto da lì e compresi che fare i soldi non è tanto difficile».

Successivamente Gabriele Bonci ha studiato e viaggiato, adesso sta per aprire un altro ristorante a Miami, ma l’inizio, per come lo ha raccontato a noi, è degno di un romanzo pasoliniano. Bonci sta anche scrivendo un libro per bambini e genitori, che si basa su una intuizione geniale, «il libro della vita» lo definisce il maestro, che è appassionato di filosofia e ha in progetto di iscriversi all’università già il prossimo autunno. Gabriele Bonci ci saluta con una frase, sulla quale dovremmo riflettere: «Il tempo è dei filosofi, la terra di chi la lavora».

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