X
<
>

Condividi:
2 minuti per la lettura

VIBO VALENTIA – La novità è stata annunciata alla 24esima edizione del Progetto “Vibo Emergency Medicine” svoltosi nei giorni scorsi e che quest’anno ha ospitato il Convegno Nazionale Simeu nel corso del quale lo specialista Salvatore Di Somma, cattedratico di Medicina d’Urgenza della Sapienza di Roma, ha affermato che l’Unità operativa di Pronto Soccorso e Medicina di Urgenza dell’ospedale Jazzolino di Vibo Valentia, diretta da Vincenzo Natale, è il primo centro di Italia nella partecipazione ad uno studio clinico multicentrico internazionale randomizzato di fase III che coinvolge pazienti che accedono al Pronto Soccorso in condizioni di emergenza per scompenso cardiaco acuto. Lo studio prevede il confronto tra la somministrazione di un innovativo vasodilatatore, che aumenta la disponibilità di ossido nitrico, migliorando di fatto la funzione endoteliale, e la terapia standard per la cura dello scompenso cardiaco acuto. Vincenzo Natale, investigatore principale dello studio, con il suo clinical staff, si avvale della preziosissima collaborazione del giovane dottore Marco Miceli.

«Tale impegno scientifico-organizzativo, ponendo davanti a tutto l’interesse del paziente – ha spiegato sempre Natale – ha ottenuto eccellenti risultati non solo in termini di efficacia ma anche di numero di pazienti arruolati e di qualità dei dati raccolti; a tal punto che allo stato attuale lo Jazzolino di Vibo Valentia risulta essere il primo centro di Italia tra i 50 migliori ospedali partecipanti a questo studio clinico. Nel mese scorso – ha aggiunto il dirigente del Ps cittadino – anche gli auditor internazionali hanno visitato il sito di Vibo confermando l’eccellente qualità di questo centro di sperimentazione e del suo staff, ponendo particolare attenzione, nonostante i tanti pazienti arruolati, alla qualità ed alla pulizia dei dati elaborati dal dott. Marco Miceli che, con una esperienza ultradecennale nella ricerca clinica ed epidemiologica, maturata in diversi ospedali di Italia e all’estero, oltre ad essere il coordinatore dello studio, si occupa anche del management dei dati».

In virtù di questa sperimentazione, nel territorio di Vibo Valentia, è offerta la possibilità, a coloro che soffrono di patologie complesse come lo scompenso cardiaco acuto, di poter beneficiare di trattamenti farmacologici non ancora disponibili in commercio, la cui sicurezza è però stata ampiamente accertata e certificata, grazie ai quali possono migliorare notevolmente le loro condizioni di salute, senza doversi recare in altri ospedali della regione o dover fare viaggi extra -regionali. Vibo Emergency Medicine insieme agli ottimi risultati ottenuti dalla conduzione di questo studio, contribuiranno nel cammino della piena ripresa dell’attività sanitaria vibonese, che marcia spedita verso l’impegno professionale e di servizio al paziente, a tutti i suoi livelli di competenza e di responsabilità.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE