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La statua sorretta dai migranti durante la processione

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Quando la religione non è da ostacolo all’integrazione. Tre ragazzi del Centro per minori stranieri hanno portato a spalla la statua

MONGIANA (VIBO VALENTIA) – Un esempio di come la religione cristiana possa essere ponte tra popoli e punto di incontro fra le genti di colore di pelle diverso, si è avuto nella cittadina di Mongiana, nel Vibonese, già famosa in tutta Calabria per le reali Ferriere Borboniche.

A dare risalto alla bellissima e toccante integrazione, così come ripreso da una nota dell’associazione Cooperazione Sud per l’Europa, alcune «immagini emozionanti che riprendono tre ragazzi del centro per Minori Stranieri non accompagnati “I due Mari”, gestito dall’ente, mentre portano in spalla la Statua della Madonna delle Grazie nella processione avvenuta qualche giorno fa insieme ai fedeli del picolo centro montano della provincia vibonese, dove i ragazzi sono ospitati.

I tre extracomunitari – spiegano i membri dell’ente – due provenienti dal Ghana ed uno dalla Nigeria, sono cristiani arrivati al porto di Vibo Marina a fine aprile e immediatamente dopo trasferiti nel centro di accoglienza dell’associazione che si trova a Mongiana. Qui sono stati sostenuti dagli operatori nel frequentare la parrocchia della Beata Vergine delle Grazie con alla guida il parroco don Martin proveniente dalla Costa D’Avorio».

A distanza di poco più di due mesi dal loro arrivo possono quindi professare «la loro religione cristiana liberamente e attivamente all’interno di una comunità che ha chiaramente mostrato segnali di apertura, senza distinzioni di colore ma nell’unione della fede Cristiana e, allo stesso tempo, nel rispetto delle differenti religioni e culture presenti nel centro di accoglienza».

Il Comune di Mongiana si presenta dunque in un clima assolutamente accogliente che vive la presenza sul proprio territorio di minori provenienti da culture diverse come fonte di reciproco accrescimento. Cooperazione Sud per l’Europa, con sede a Mileto, è difatti un ente gestore di centri di accoglienza per minori non accompagnati dal 2014. Negli anni, poi, ha maturato «una notevole esperienza nell’ambito dei servizi di accoglienza dei richiedenti asilo. Ed oggi, fanno sapere gli estensori della nota – grazie al lavoro svolto in quattro anni su questa tematica, si trova a dialogare in contesti internazionali ai fini dello scambio di buone pratiche».

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