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L'antropologo Vito Teti

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Il prof. Vito Teti (ce ne fossero una decina di intellettuali come lui in Calabria non saremmo a questo livello!) mi segnala Crissa, Centro Ricerche Iniziative Spopolamento Spostamenti Ambiente, l’ acronimo, mirato e cercato, della mitica città magno greca “Crissa”, nel luogo in cui sorgeva Rocca Angitola.

È un’Associazione che vede studiosi di varie discipline (territorialisti, archeologi, antropologi, storici, storici dell’arte, geologi, architetti ecc.) che operano in ambito universitario o in Istituzioni culturali, pubbliche o private. Crissa nasce con sede a San Nicola da Crissa nel 2007 e inizialmente concentra i suoi interessi sulla storia religiosa, urbana, archeologica del territorio che va dall’Angitola a Stilo.

I primi risultati di questa Associazione, prima ancora della sua formalizzazione, sono stati gli scavi e le ricerche effettuate nell’antica chiesa di San Nicola in località “Cutura” e in via “Monacella”, dove è stato rinvenuto un complesso artigianale e dove continueranno le indagini alla ricerca del Convento probabilmente la chiesa originaria del Santo patrono. Queste ricerche archeologiche e antropologiche sono state pubblicate nel 2009 in un volume finanziato dal Comune di S. Nicola da Crissa.

Prima ancora che la pandemia rivelasse, in maniera drammatica, e non del tutto imprevisto, il punto di non ritorno in cui si è cacciato il Sapiens, a molti di coloro che fondano CRISSA e agli studiosi e intellettuali che si occupano in Italia e nel mondo di tematiche analoghe, era chiaro che i grandi problemi locali e globali fossero la grande crisi climatica, il grandi rivolgimenti ambientali, gli spostamenti dei popoli, la desertificazione e lo spopolamento.

Per una serie di valutazioni pratiche, ma soprattutto per un nuovo rapporto che si intende stabilire con i luoghi, la cultura, l’Ambiente, e si è deciso di trasformare Crissa in un Centro UNLA, anche in memoria di una esperienza culturale e di avanguardia che si è svolta nel paese negli anni Cinquanta del secolo scorso grazie all’iniziativa di un giovane, colto e operativo maestro, Pasquale Martino, che era in stretto rapporto con l’ UNLA nazionale.

Eravamo nella stagione dell’esodo, del boom economico, del “ritorno” al Sud, delle iniziative di Olivetti, studiosi, artisti, antropologi di ogni parte del mondo. CRISSA oggi sarà una finestra sul proprio luogo e sul mondo. Un Centro culturale e sociale, che si muove tra Passato e Futuro, a cui possono aderire e partecipare, con una semplice domanda quanti sono interessati a questa opera di Rigenerazione.

L’ambizione, l’impegno, la pratica del variegato gruppo intellettuale che avvia CRISSA per consegnarla al più presto alle nuove generazioni è quella di creare una Calabria aperta, legata ad esperienze come le altre UNLA che operano in Calabria e in Italia con “La Rete del Ritorno”, “Riabitare l’Italia”, “Quel che resta”, Riviste scientifiche come “Dialoghi Mediterranei” diretta da Antonino Cusimano, dove l’antropologo Pietro Clemente cura la sezione “Centro in Periferia”. CRISSA ha intensi legami con studiosi, centri, istituzioni, nazionali e internazionali, che si occupano di Emigrazione, Immigrazione, Crisi climatica, Ambiente.

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