X
<
>

Una veduta di Tropea

Condividi:
2 minuti per la lettura

TROPEA (VIBO VALENTIA) – Sono ben 26 le località suggestive, nella stragrande maggioranza dei casi della Perla del Tirreno, in lizza nel concorso del Fondo Ambiente Italiano “I luoghi del cuore”. Tra questi spiccano la suggestiva Rupe e l’iconica Madonna dell’Isola. Ma vi sono anche la Marina del Convento e gli storici palazzi come “Fazzari”, “Gabrielli”, “Mottola” e ancora il Sedile dei Nobili e molti altri.

I Luoghi del Cuore è una campagna nazionale per i luoghi italiani da non dimenticare, promossa dal Fai in collaborazione con Intesa Sanpaolo. È il più importante progetto italiano di sensibilizzazione sul valore del nostro patrimonio che permette ai cittadini di segnalare al Fai attraverso un censimento biennale i luoghi da non dimenticare. Dopo il censimento – quest’anno è la decima edizione – il Fai sostiene una selezione di progetti promossi dai territori a favore dei luoghi che hanno raggiunto una soglia minima di voti. Una campagna di promozione che vede attivamente coinvolto il sindaco Nino Macrì e tutta l’amministrazione comunale che punta, dopo aver ottenuto la Bandiera Blu, ad un altro prestigioso riconoscimento.

«La città di Tropea – è la descrizione che fa il Fondo – ha una storia antichissima, risalente addirittura all’età preromana, che si snoda nel corso dei secoli ed evidenzia l’importanza che questa città ha avuto, grazie alla sua posizione a picco sul mare, per la regione e per tutta l’area meridionale. Città romana prima e bizantina poi, passò sotto i normanno-svevi nel 1101 con Ruggero d’Altavilla, continuando a prosperare in seguito anche nel periodo angioino-aragonese tra Due e Quattrocento. Nei secoli successivi la città, governata dalla pubblica amministrazione dell’Università tropeana, continuò a espandersi, sia economicamente sia urbanisticamente, costruendo abitazioni a picco sulla caratteristica rupe tufacea, fino a che, a metà dell’Ottocento, non entrò a far parte del Regno d’Italia. Ad oggi la città è meta balneare nota per le sue attrattive paesaggistiche e culturali, tra le quali spicca il Santuario medievale di Santa Maria dell’Isola, collocato su un promontorio antistante la città. La rupe, sulla quale sorgono molti edifici, ha una natura friabile in alcuni tratti, cosa che, congiunta al fenomeno dell’erosione costiera, ha causato in tempi recenti diversi crolli di materiale roccioso, mettendo a rischio la stabilità degli edifici e della rupe stessa. Nonostante alcuni interventi di consolidamento da parte del Comune, i cittadini si dicono ancora preoccupati, motivo che li ha spinti a votare la rupe al censimento, per garantirle la giusta visibilità e l’attenzione che merita».

Per votare è sufficiente andare sul sito del fondo ambiente italiano e si potrà farlo dallo scorso mese di maggio e fino a dicembre.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE