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Il presidente Pippo Caffo

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VIBO VALENTIA – Dal Collegio di garanzia del Coni è arrivata una nuova mazzata per la Vibonese. L’organo presieduto dall’ex Ministro Frattini ha infatti accolto il ricorso di Figc e Lega Pro contro la sentenza della Corte d’Appello Federale che, a sua volta, aveva disposto la retrocessione del Messina in ultima posizione. Il che avrebbe comportato, come conseguenza, la reintegra della Vibonese in Serie C.

Ma Figc e Lega Pro si sono coalizzate contro il club del presidente Caffo, che dal Collegio di garanzia del Coni ha ottenuto l’ennesima delusione, con una decisione inattesa, a maggior ragione dopo che anche la Procura generale del Coni si era schierata a sua favore. Nel merito, pertanto, non si è proprio entrati.

Il Collegio ha disposto così l’annullamento della sentenza con rinvio al Tribunale Federale Nazionale (con tempi che ovviamente si allungano ancora di più). Insomma, si riparte da zero, ma nel frattempo la Vibonese sarà costretta a giocare in Serie D, a partire da domenica 24, a meno di un immediato ricorso al Tar. Enorme la delusione fra i dirigenti del club e fra i tifosi, che sui social si sono scatenati nei commenti negativi contro Gravina e Tavecchio. E sono in tanti a chiedere che la squadra non partecipi ad alcun campionato.

“Abbiamo appreso con sommo stupore la decisione del Collegio di garanzia del Coni. Ma non ci arrendiamo”. Sono queste le prime parole del presidente Pippo Caffo dopo aver appreso della decisione del Collegio di garanzia del Coni.

“Siamo in attesa di conoscere le motivazioni che stanno alla base di questa decisione – aggiunge il presidente – e con il nostro legale studieremo le mosse da fare. Per adesso non è il caso di commentare una decisione che ci lascia profondamente perplessi. Lo faremo a tempo debito. Una cosa però è sicura: non ci fermiamo. Andremo ancora avanti finché sarà possibile per far valere le nostre ragioni”.

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