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AVELLINO- Dopo il primo cittadino Gianluca Festa e il presidente della Provincia Domenico Biancardi lunedì pomeriggio è toccato al Sottosegretario all’Interno Carlo Sibilia comparire davanti al sostituto procuratore che indaga sui conti dell’Alto Calore, il pm Vincenzo Russo. L’esponente del Governo è stato convocato come gli altri due esponenti istituzionali come persona informata sui fatti nell’ambito dell’indagine che ormai da un anno stanno conducendo i militari delle Fiamme Gialle del Nucleo Tutela Spesa Pubblica di Avellino, agli ordini del capitano Michele Ingicco. Sibilia è stato per almeno due ore davanti al pm. Molto probabile che la sua audizione nasca da una doppia vicenda.

In primis le denunce ed un vero e proprio dossier che l’esponente governativo pentastellato aveva depositato mesi fa proprio a Palazzo di Giustizia ed in secondo luogo anche i passaggi relativi al Piano di Risanamento e all’iniziativa di cui lo stesso Sottosegretario si era fatto promotore per un intervento di Cassa Depositi e Prestiti in favore dell’ente di Corso Europa.

Ma, data la segretezza del contenuto dell’escussionequeste restano delle ipotesi.Lo stesso sottosegretario nell’annunciare l’intervento di Cdp e il contatto con l’amministratore dell’Alto Calore Michelangelo Ciarcia, aveva sottolineato: «“In caso contrario – prosegue la nota di Sibilia – ovvero se CdP non dovesse approvare il piano, allora mi aspetto un passo indietro dal Presidente per coerenza e nell’interesse di una gestione che possa dare un futuro diverso ad Alto Calore. Ci tengo a precisare che nessun genere di interlocuzione tra l’ente irpino e Cdp era stata posta in essere fino ad ora, così come mi è stato riferito dalla stessa società controllata dal MEF. Mi auguro, quindi, che il presidente si attivi quanto prima per sottoporre il suo piano di recupero dei circa 140milioni di debiti che al contempo prevede la richiesta di 50 milioni di euro di prestito». Si tratta infatti del nuovo filone avviato dai magistrati avellinesi sull’Alto Calore, in particolare questo nuovo capitolo legato al Bilancio 2019, già acquisito nei giorni scorsi dai militari agli ordini del tenente colonnello Giorgio Troise in Corso Europa. Sia Sibilia che Festa e Biancardi sono ascoltati come testimoni da parte della Procura di Avellino. Ma non è escluso che anche dopo le prime tre sit ci siano altre convocazioni relative proprio al capitolo bilancio 2019, che è un passaggio nuovo nell’inchiesta avviata dal 2019 da parte della Procura della Repubblica di Avellino.

Si tratta di un’indagine nata nel settembre del 2019, quando i militari delle Fiamme Gialle erano già stati proproprio anche in Municipio ad Avellino. Su delega del sostituto procuratore che conduce le indagini, il pm Vincenzo Russo, erano stati acquisiti una serie di documenti relativi ai rapporti in particolare sul profilo dei canoni di depurazione, tra Comune di Avellino e Alto Calore.

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