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Vertice, questa mattina a Palazzo Caracciolo, tra il Presidente della Provincia Domenico Gambacorta,il delegato ai trasporti Vincenzo Moschella e le categorie sindacali per tentare di scongiurare l’imminente sciopero che i sindacati avevano annunciato per la giornata di domani, per opporsi ai consinsteti tagli ai trasporti decisi della Regione Campania.

Incassato il sì dei rappresentanti sindacali a posticipare lo sciopero, il Presidente Gambacorta non nasconde come il problema dei tagli al settore resti drammatico”.

“Una questione che si è aperta a settembre- ricorda Gamabcorta- con una riduzione, in termini di fondi trasferiti alla Provincia per il trasporti pubblici locale, di ben 2milioni di euro dei trasferimenti alla Provincia”.
Tagli che si sono tramutato anche in una consistente riduzioni dei percorsi che vengono percorsi sul tratto irpino da Air, Amu e società private, attuati dal 1 luglio scorso. Una situazione che diventerà ancora più insostenibile con l’apertura delle scuole a settembre.

Di qui la richiesta di Gambacorta alla parti sociali di revocare o almeno differire lo sciopero ad una data successiva ad un incontro con la Regione Campania che la Provincia spera di ottenere nel breve periodo.
“Ci aspettiamo che la Regione prenda atto delle difficoltà che un territorio come il nostro non può sostenere e dia una risposta positiva per evitare i disagi cui sono costretti i pendolari”, aggiunge il Presidente ricordando i notevoli sforzi compiuti negli anni dalla Provincia nel settore. L’ultimo, in ordine di tempo, lo stanziamento di risorse per 500mila euro attinte dal bilancio provinciale, per diminuire almeno il disagio degli utenti e, attraverso le anticipazioni finanziare, si evitano almeno ritardi nel pagamento delle fatture ai fornitori e dipendenti delle società.

Sullo sfondo la posizione dei sindacati che, pur dicendosi disponibili ad accogliere la richiesta di posticipare lo sciopero e riconoscendo gli sforzi della Provincia di Avellino, restano preoccupati e giudicano il problema ben lontano dalla risoluzione positiva.

“Il nodo è tutto in capo a Palazzo Santa Lucia- dice Luigi Simeone della Uil- Vorremmo vedere utilizzare la disponibilità della Provincia anche come provocazione per dire alla Regione di intervenire sul serio. La nostra attenzione rimane alta”.

Diversa la posizione della Cgil che fa sapere di non essere disposta a revocare lo sciopero ed è pronta a scendere in piazza già questa mattina.
 

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