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È andata male a tre pregiudicate di etnia rom che, controllate dai Carabinieri della Stazione di Caposele, sono state allontanate con Foglio di Via Obbligatorio: per una di loro, già destinataria del medesimo provvedimento, è scattata la denuncia alla competente Autorità Giudiziaria.

In Materdomini, durante un servizio straordinario per il controllo del territorio e per il mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica, minuziosamente predisposto dal Comando Provinciale Carabinieri di Avellino in occasione delle solenni cerimonie religiose celebrate presso il Santuario di San Gerardo Maiella principalmente per monitorare qualche malintenzionato che raggiunge la meta religiosa non perché devoto al Santo ma per tentare di mettere a segno qualche furto all’interno delle autovetture in sosta o qualche borseggio in danno di pellegrini, i Carabinieri della Stazione di Caposele procedevano all’identificazione di tre donne provenienti dall’hinterland napoletano. Alla specifica richiesta dei militari operanti, le stesse asserivano di essere “particolarmente devote al Santo”.

Tale affermazione tuttavia non convinceva i Carabinieri che decidevano di approfondire il controllo. Condotte in caserma, si accertava che a loro carico figuravano numerosi precedenti penali, principalmente per reati contro il patrimonio. Una di loro, inoltre, non era nuova a tali controlli: gli stessi Carabinieri l’avevano già allontanata con Foglio di Via Obbligatorio e la Questura di Avellino, concordando con la proposta dei militari, aveva emesso a suo carico un provvedimento di “Divieto di Ritorno” nel Comune di Caposele. Per questo motivo, i Carabinieri di Caposele procedevano a deferirla in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino, diretta dal Procuratore Dott. Rosario Cantelmo, in quanto ritenuta responsabile di “inottemperanza al divieto di ritorno”.

Per le altre due rom si procedeva per l’allontanamento con Foglio di Via Obbligatorio.

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