X
<
>

Condividi:
3 minuti per la lettura

“La valigia sul letto, quella di un lungo viaggio”, cantava Julio Iglesias: ma quello del trafficante albanese finisce in carcere, interrotto dai Carabinieri a Bagnoli Irpino. E con un chilo di cocaina ed undici di marijuana di “viaggi stupefacenti” ne avrebbe fatti fare ben più di uno! 

Incessante l’azione dei Carabinieri del Comando Provinciale di Avellino, quotidianamente impegnati nel controllo del territorio finalizzato a garantire sicurezza e rispetto della legalità. E nel mirino dell’Arma c’è sempre la lotta alla droga.

I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Montella, unitamente a quelli della Stazione di Bagnoli Irpino, con il risolutivo intervento dei colleghi del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Avellino, hanno tratto in arresto un 27enne albanese. 

Che non fosse uno straniero qualsiasi i carabinieri lo avevano capito ma non immaginavano che quell’uomo fosse un “pezzo grosso” dello spaccio.

I militari, a seguito di una corposa attività informativa, avevano individuato un’abitazione di Bagnoli Irpino un possibile obiettivo di interesse al contrasto a quella deplorevole piaga rappresentata dal traffico di stupefacenti: iniziavano così una serie di servizi di osservazione e pedinamento, e si aveva modo di constatare che lo stesso, in orari insoliti, ovvero in pieno pomeriggio o a notte fonda, usciva da quella casa in sua disponibilità per poi rientrare dopo diverse ore. Veniva inoltre notato un insolito via vai di persone che generalmente caratterizza e contraddistingue obiettivi operativi di siffatta natura.

Nella nottata di ieri i carabinieri, valutati gli indizi raccolti, decidevano che era giunto il momento di intervenire e di eseguire una perquisizione presso quell’abitazione, operazione che si concludeva con esito positivo.

Infatti, all’interno di una valigia tipo trolley che era sul letto, i militari rinvenivano undici chili di marijuana suddivisa in 14 buste nonché materiale vario per il confezionamento: bilancini di precisione, bustine in cellophane, nastro adesivo e persino una imbustatrice a calore per il confezionamento sottovuoto dello stupefacente, in modo da ridurre il rischio in caso di perquisizione con cani antidroga. Un vero e proprio “kit del trafficante”.

Non paghi del risultato ottenuto e non credendo alle parole dello straniero che tentava in tutti i modi di convincere gli operanti di non essere in possesso di altro stupefacente, i militari proseguivano nell’attività.

E quindi il colpo di scena:  occultata nel vano bagno, precisamente nel serbatoio dello sciacquone, veniva rinvenuto circa un chilo di cocaina pura, confezionata in pacchetti sottovuoto.

Il 27enne, le cui responsabilità venivano definitivamente sancite dalle analisi tossicologiche eseguite dai Carabinieri del Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti di Salerno, è stato così dichiarato in arresto e, dopo le formalità di rito espletate in Caserma, condotto presso la Casa Circondariale di Bellizzi Irpino a disposizione della Procura della Repubblica di Avellino diretta dal Procuratore Dott. Rosario Cantelmo.

Gli accertamenti tecnici e qualitativi hanno permesso altresì di quantificare il numero di dosi medie ricavabili dalla sostanza in oltre 3500 di cocaina e circa 50mila di marijuana, destinate verosimilmente ad incrementare il mercato della droga in Avellino e provincia, per un valore commerciale al dettaglio sulla piazza avellinese calcolato tra i 700mila ed i 900mila euro.

Si tratta, dunque, di un’ennesima importante attività svolta dall’inizio dell’anno dai militari del Comando Provinciale Carabinieri di Avellino, a testimonianza della costante ed incessante lotta alla droga nella provincia irpina. Basti pensare: al recentissimo maxi sequestro eseguito in Altavilla Irpina quando, sempre i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Avellino unitamente ai colleghi della Compagnia di Mirabella Eclano, all’interno di una vecchia Fiat 500 hanno rinvenuto 2,3 chili di cocaina ed oltre mezzo quintale di hashish; al precedente maxi sequestro eseguito il 19 aprile a Mercogliano, quando i militari della Compagnia del capoluogo, in sinergia con i Carabinieri del Nucleo Investigativo, anche grazie all’infallibile fiuto di “Pirat” – un pastore tedesco in forza alle unità cinofile del Nucleo Cinofili di Sarno – hanno tratto in arresto un 35enne di Calvizzano trovato in possesso di 51 chilogrammi di hashish abilmente occultati in un artigianale doppio fondo ricavato sotto il cassone del pick-up da lui condotto; e, recentemente, al sequestro di sei chili di hashish eseguito a Serino, che portava all’arresto un 55enne e della figlia 25enne.

 

 

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE