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“Il fatto non sussiste”: si è conclusa dopo dieci tormentati anni la vicenda di Carmelo Cicchella, carabiniere originario di Ariano Irpino, in provincia di Avellino, che nel 2008, quando era in servizio presso il Comando provinciale dell’Arma a Cagliari, venne processato con l’accusa di aver costretto una donna, di 20 anni più anziana a subire un rapporto sessuale. A chiudere definitivamente la vicenda, dopo l’assoluzione nel 2015 nel secondo grado di giudizio, è stata la terza sezione penale della Corte di Cassazione che, anche su richiesta del Procuratore generale, ha rigettato le richieste di parte civile con condanna a tutte le spese processuali, mandando assolto il militare con la formula più ampia. Cicchella, difeso in questi anni dal penalista Domenico Carchia, vede così archiviata “una vicenda che mi ha procurato tanta sofferenza e che oggi viene cancellata grazie allo scrupolo dei magistrati. Il mio pensiero – ha concluso Cicchella, che oggi presta servizio a Roma – alle persone innocenti che a causa di denunce inventate, vedono sconvolta la propria vita in processi che forse non avrebbero dovuto essere aperti”.

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