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«Chiederò al sindaco chiarimenti e gli rappresenterò anche che a mio avviso il ruolo che egli ricopre di primo cittadino gli impone delle responsabilità nei comportamenti tali che è opportuno e necessario misurare e ponderare bene le proprie azioni e i propri comportamenti . Per questo richiamerò al rispetto rigoroso di questi comportamenti».

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È così che il prefetto di Avellino Paola Spena «richiama» il sindaco della città capoluogo a comportamenti più rigorosi. Una giornata intensa quella a Palazzo di Governo, che si è trovato a gestire il caso ormai diventato nazionale della performance in Via De Concilii del sindaco di Avellino. E in queste ore da più parti lo stesso prefetto è stato sollecitato ad intervenire. Cosa che è già avvenuta, su due ordini di azioni. La prima, quella di un chiarimento ufficiale che sarà sollecitato allo stesso Festa, poi quella invece degli accertamenti che sono già in corso da parte delle forze dell’ordine. Per il profilo di competenza della Prefettura avrà come effetto le sanzioni amministrative a tutti i partecipanti all’assembramento, sindaco compreso.

«Devo dirvi che avendo proprio condiviso con lo stesso sindaco qualche giorno fa, proprio giovedì in sede di Comitato per l’Ordine Pubblico e la Sicurezza, i dispositivi proprio anti assembramento e per la vigilanza sulla movida in uno spirito che sotto questo profilo ci ha sempre visto nella stessa direzione, probabilmente la scelta fatta di essere vicino ai giovani potrebbe essere stata occasione invece di una movimentazione ulteriore e di un clima di euforia. Per questo chiederò al sindaco chiarimenti e gli rappresenterò anche che a mio avviso il ruolo che egli ricopre di primo cittadino gli impone delle responsabilità nei comportamenti tali che è opportuno e necessario misurare e ponderare bene le proprie azioni e i propri comportamenti e quindi lo richiamerò al rispetto rigoroso di questi comportamenti. Soprattutto in una fase così delicata e rispetto ad una fascia della popolazione, quella giovanile che ha bisogno di regole nette e precise e non di situazioni che possano ingenerare confusione. Poi verificheremo se per caso non c’era la volontà di organizzare qualcosa nei confronti di altri».

E c’è il profilo legato proprio agli accertamenti, quello che riguarda le indagini che sta svolgendo la Digos di Avellino sui filmati. Anche questo è uno dei passaggi atteso a Palazzo di Governo da parte del Prefetto: «Non sfuggirà di certo che questa è una vicenda che merita anche un approfondimento. Sto attendendo che ci sia questo accertamento da parte delle forze dell’ordine e nell’approfondimento c’è naturalmente un esame di tutti i documenti videofilmati e anche di quelli già in possesso delle forze dell’ordine, anche perché per tutti coloro individuabili e individuati che avessero violato la normativa sul distanziamento sociale, poi saranno le forze dell’ordine a procedere per quanto è doveroso in questo tipo di attività». Le indagini su quello che è avvenuto in Via De Concilli sono scattate già intorno alla mezzanotte di sabato, quando sul posto sono giunte tre volanti della Questura di Avellino, che si sono occupate di sgomberare le centinaia di persone che erano assembrate. Ma non ci sarà solo un profilo sanzionatorio, quello che sarà definito dopo la visione dei filmati da parte degli agenti della Digos di Avellino. Proprio il personale agli ordini del vicequestore France – sco Cutolo, infatti, sta già lavorando ad un’informativa che sarà depositata in mattinata in Procura. E non è escluso che oltre ai profili amministrativi possano emergere anche degli aspetti che saranno valutati dai magistrati guidati da Rosario Cantelmo.

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