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NAPOLI- La Campania è la seconda regione italiana, alle spalle del Veneto, per il numero di nuovi positivi. Resta però sostanzialmente stabile, all’8,57% (due giorni era dell’8,7), il tasso di incidenza sui test. Sono stati 1.361, di cui 167 sintomatici, i nuovi contagi rilevati ieri, su 15.872 tamponi. Ben 2.869 i guariti, e 43 le vittime (11 nelle ultime 48 ore e 32 precedenti ma registrate in ritardo).

Continua il calo della pressione sugli ospedali: i posti letto di terapia intensiva occupati sono 138 su 656, quelli di degenza Covid 1.852 su una disponibilità di 3.160 tra strutture pubbliche e private. Da oggi anche i medici di medicina generale effettueranno i tamponi, in apposite aree all’aperto con il sistema drive-through. Nel territorio della Asl Napoli 1, in collaborazione con il Comune di Napoli, sono state individuate come aree utilizzabili il parcheggio del Palazzetto Mario Argento per i distretti sanitari 24-25-26-27; il parcheggio Anm di Chiaiano per i distretti 28-29-30; il parcheggio Anm (ex mercato ortofrutticolo – adiacenze Centro Direzionale) per i distretti 31-32-33. Per i cittadini dell’Asl Napoli 3 Sud saranno invece allestite postazioni fisse, tramite l’impiego di camper in cui medici e infermieri si adopereranno per svolgere i vari prelievi.

A selezionare i pazienti che dovranno essere sottoposti a tampone saranno proprio i medici di medicina generale, che dovranno effettuare la relativa prenotazione. «La medicina generale scende in campo per effettuare i tamponi – afferma Luigi Sparano, Fimmg – avremo strutture e percorsi sicuri per garantire sia ai medici che ai pazienti il rispetto delle distanze e la massima protezione dal virus». Una delle maggiori preoccupazioni dei medici di base era infatti legata all’impossibilità di eseguire i tamponi negli studi medici perché «spesso sprovvisti degli spazi necessari».

Intanto Coldiretti chiede la modifica del Dpcm per le feste natalizie e di fine anno: «La decisione di impedire gli spostamenti tra i comuni colpisce duramente le 700 attività agrituristiche della Campania, che sono principalmente situate in piccoli centri rurali con una clientela proveniente dalle grandi città e dai paesi limitrofi ». Secondo l’associazione di categoria, lo stop agli spostamenti nelle campagne farebbe anche aumentare il rischio di assembramenti.

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