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AVELLINO- Parte oggi e durerà fino a lunedì 6 aprile l’ulteriore stretta anti-covid disposta dal Governo centrale per far fronte all’emergenza sanitaria in occasione delle festività della Pasqua Un maxi spiegamento di forze per vigilare sull’osservanza dei divieti per limitare il contagio da coronavirus, disposto anche dalla Prefettura di Avellino che nel Comitato per l’Ordine e la sicurezza pubblica ha stabilito le linee guida che sono state condivise con Polizia, Carabinieri, Finanza, Vigili Urbani. Oltre al pattugliamento delle zone centrali della città e agli accessi Est ed Ovest , verranno predisposti posti di controllo sulle principali arterie intercomunali.

Già da ieri sono in volo gli elicotteri e i droni del Comando provinciale dei Carabinieri, ulteriormente intensificati durante il lunedì di Pasquetta, per evitare grigliate clandestine nelle parti isolate e montuose dei comuni irpini. Le pattuglie presteranno particolare cura alla verifica delle motivazioni che saranno addotte dai cittadini che circoleranno per strada, irrogando le previste sanzioni in caso di accertata inosservanza delle misure.

Una zona rossa, quella che continua a vivere la città di Avellino al pari di tutte le altre realtà campane, che alla prova dei fatti continua comunque a consegna scene di eccessiva distrazione. Per tutta la giornata di ieri, a farla da padrone un forte traffico veicolare, così come la mobilità personale ad una ennesima corsa agli acquisti di Pasqua, almeno in quei negozi che possono stare aperti. Si può andare i profumerie, negli store di biancheria intima che il più delle volte vendono anche indumenti di altro genere, negozi per bambini, sia di abbigliamento che di calzature.

Resta invece chiusi i negozi di abbigliamento per adulti, così come parrucchieri e centri estetici, mentre bar e pasticcerie possono lavorare solo con il servizio di asporto. Tanto non basta per frenare l’uscita “di massa”, fosse altro per recarsi al supermercato, dove file e assembramenti ormai sono cronaca di ogni giorno, con buona pace delle commesse che cercano di gestire la situazione, anche per la tutela della salute personale.

Non mancano i controlli delle Forze dell’Ordine, 1639 in 48 ore con 32 sanzioni elevate a soggetti che non hanno giustificato la propria uscita in base ai protocolli in atto. Le attività commerciali verificate, invece, sono state 344 con una chiusura provvisoria di un negozio trovato in attività nonostante i divieti non glielo consentissero.

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