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AVELLINO- Un quarto di secolo di condanne (con pena sospesa) per venticinque dei trentatrè imputati del processo nato dall’in – chiesta di Procura della Repubblica di Avellino e Squadra Mobile denominato «Badge Malati», quello relativo ai cosiddetti «furbetti del cartellino» dell’Asl di Via Degli Imbimbo e otto assoluzioni.

E’ la richiesta con cui il magistrato titolare dell’indagine, il pm Fabio Massimo Del Mauro, ha chiuso ieri mattina la sua requisitoria davanti al giudice monocratico del Tribunale di Avellino Pierpaolo Calabrese, il magistrato davanti al quale si è aperto il processo nel dicembre del 2018.

Il magistrato nella sua requisitoria ha messo in evidenza anche come dall’istruttoria, contrariamente a quanto sostenuto dalla difesa degli imputati, nulla che potesse far pensare ad una compromissione del sistema, ad un errore di sistema, ad una alterazione delle immagini. A luglio ci sarà il via alle discussioni del collegio difensivo.

Dal blitz della Squadra Mobile erano venute fuori le immagini del sistema di videosorveglianza montato ad hoc smascherò i lavoratori che uscivano ed entravano dai loro uffici quando volevano, lasciando il posto di lavoro per le proprie commissioni personali.

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