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MONTEFREDANE- Fiamme dolose in un’azienda di logistica e trasporti nell’area industriale di Avellino. Una notte di paura, senza feriti ma con l’allarme ambientale e quello per una possibile escalation criminale che ora incombe nuovamente su tutta l’area. Le indagini dei caschi rossi e dei Carabinieri sulla natura del rogo sono già scattate. L’Arpac invece monitorerà gli eventuali danni all’ambiente.

IL FATTO – L’ Apocalisse nel deposito di Via Provinciale della Baco.Trans, una società di trasporti con sede logistica ad Arcella e’ scoppiata poco dopo la mezzanotte, quando dal piazzale della società di trasporti si è alzata una densa colonna di fumo nero. In pochi minuti la zona è stata invasa dal fumo.

A dare l’allarme un addetto alla vigilanza. Decine le chiamate alla centrale operativa dei caschi rossi di Via Zingarelli. Sul posto mezz’ora dopo sono giunte le prime due squadre supportate da quattro autobotti. Per domare le fiamme che hanno investito tutti i mezzi che si trovavano parcheggiati nel piazzale e’ stato necessarie però impegnare quasi tutto il personale del Comando Provinciale di Avellino.

A seguire sono intervenute anche le squadre dei distaccamenti di Montella e Grottaminarda, e altre due squadre dai comandi di Benevento e Salerno. Operazioni che sono andate avanti per tutta la notte e nella mattinata di ieri. Il bilancio dei danni Alla fine sono dodici i pesanti automezzi rimasti coinvolti dalle fiamme di cui sei carichi.

Lunghe e complesse le operazioni di spegnimento, seguite direttamente sul posto dal Comandante Ing. Mario Bellizzi. La messa in sicurezza dell’intera area è andata avanti fino alla mattinata di ieri. Ore di lavoro per i caschi rossi e parallelamente anche il via alle indagini sulla natura del rogo. Nessun dubbio che si sia trattato di un atto doloso.

Secondo le prime indiscrezioni sul posto e’ stata rinvenuta una tanica usata per la benzina, un particolare che avvalora la pista dolosa dietro all’inferno scatenato nel deposito. L’altro particolare che fa propendere per la natura dolosa del rogo è collegato alla zona di innesco dell’incendio. Le fiamme sarebbero partite al centro del piazzale e della colonna di tir che erano parcheggiati. Almeno quattro quelli carichi e pronti per le consegne nelle prossime ore.

Tir che contenevano anche materiale che ha messo alla prova duramente i caschi rossi, uno cellulosa e l’altro gomme, poi prevalentemente prodotti alimentari. Ma ogni mezzo aveva un serbatoio carico di almeno quattrocento litri. Danni ingenti all’azienda di trasporti.

Nel mirino è finita la Baco.Trans Srl, che come si legge nel sito dell’azienda « è una ditta specializzata nei trasporti voluminosi e non, che opera nel settore da oltre 60 anni utilizzando tecnologie sempre all’avanguardia senza mai trascurare l’aspetto della sicurezza e l’impatto ambientale dei propri automezzi.

Dal 2002 bacotrans srl offre passione e professionalità nel campo dei trasporti. Nata dalla collaborazione di Barbieri, discendente ed erede da 4 generazioni di trasportatori, e Codella, abile e competente trasportatore. La loro spiccata esperienza nel settore e le loro ambizioni diedero forma e concretezza in una delle aziende leader nel campo dei trasporti voluminosi ».Roberto Barbieri è anche alla guida della Federazione degli Autotrasportatori della provincia di Avellino.

LE INDAGINI – Nella notte ad Arcella insieme ai militari della stazione di Grottolella, agli ordini del maresciallo Guarino, sul posto sono intervenuti anche i Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Avellino. Le indagini dei militari dell’Arma sono concentrate sulla possibile presenza di tracce già evidenti del dolo.

A partire dalla tanica rinvenuta nell’area dell’incendio. Ma fondamentale sarà anche il lavoro che eseguiranno i caschi rossi nella ricerca di un punto di innesco dell’incendio. Un compito non facile per il personale di Via Zigarelli. Nella serata e nella mattinata di ieri sono stati anche ascoltati dai Carabinieri i titolari dell’azienda.

Ma a quanto pare non ci sarebbero stati segnali evidenti che potessero far presagire ad un’azione così grave. Il timore è che si possa trattare di un’escalation criminale. Anche se l’azienda, che gestisce importanti commesse su tutto il territorio nazionale, non era stata mai interessata da vicende di tale gravità o intimidazione.

I rilievi nel deposito sull’Appia comunque andranno avanti anche nelle prossime ore. Resta un vero e proprio fatto inquietante quello legato ad una possibile pista criminale dietro al raid della scorsa notte. Le indagini saranno coordinate dalla Procura della Repubblica di Avellino.

Oltre al timore che quanto avvenuto ad Arcella possa essere riconducibile ad un’azione criminale, quello che preoccupa ulteriormente sotto il profilo della salute pubblica è l’eventuale danno ambientale prodotto dalla densa coltre di fumo sprigionatasi dai mezzi in fiamme nel piazzale dell’azienda. Quella per cui sono scattati già gli accertamenti da parte dell’Arpac di Avellino, che nelle prossime ore dovranno rassicurare la cittadinanza.

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