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Si rafforza la pattuglia degli alunni rientrati in presenza. Da ieri tra i banchi anche gli alunni della terza classe elementare, nel rispetto dell’ordinanza regionale pubblicata sabato scorso. Buona la risposta da parte degli studenti, malgrado il freddo e il rischio di nuove nevicate, fatta eccezione per comuni come Ariano e Andretta, dove le scuole sono rimaste chiuse. A sottolinearlo il dirigente dell’istituto Perna Alighieri Attilio Lieto:

“Gli studenti erano quasi tutti presenti e contenti di essere ritornati in classe, a frequentare con meno assiduità sono, invece, gli alunni dell’infanzia. Ma è comprensibile, i timori legati al contagio sono ancora forti. Non sono pochi i genitori, soprattutto delle ultime classi elementari che vorrebbero che la Dad continuasse ma se le lezioni riprendono non possiamo garantire questo tipo di intervento didattico. Allo stesso modo altri genitori chiedono con insistenza quando ritorneranno in presenza anche gli altri ordini di scuola. Abbiamo applicato rigorosamente il protocollo di sicurezza con ingressi scaglionati, cercando di evitare assembramenti davanti ai cancelli anche grazie al senso di responsabilità dei genitori. Purtroppo anche il piano iniziale previsto dalla Regione ha subito uno slittamento e solo il prossimo lunedì dovrebbero rientrare gli studenti delle quarte e quinte elementari. Ma diventa difficile fare previsioni, tutto dipenderà dall’andamento dei contagi. Di fronte a una situazione come questa la valutazione non può che essere quotidiana”.

A sottolineare la buona risposta degli studenti anche l’assessore comunale all’istruzione Geppino Giacobbe: “Abbiamo riscontrato una presenza in aula pari al 95%. E’ il segno che abbiamo imboccato la direzione giusta. L’unica strada possibile è quella di compiere un passo alla volta, sempre tenendo conto dell’andamento dei contagi. Intanto, fino a sabato proseguono a Campo Genova i test promossi dall’amministrazione comunale”. Rientro in classe ieri anche a Mercogliano e Solofra ma solo per gli allievi dell’infanzia e della prima e seconda elementare. Il 25 gennaio toccherà alle restanti classi della primaria. Mentre sembra slittare a febbraio il ritorno per gli allievi della secondaria di primo grado e delle superiori. A fare il punto della situazione l’assessore regionale Lucia Fortini “Per questa settimana continueremo con lezioni in presenza fino alla terza classe.

Un rientro graduale poiché riteniamo sia molto peggio, per i nostri studenti, tornare in presenza e poi, per qualsiasi criticità, riportarli in Dad. Lunedì 25 cercheremo di far tornare in presenza le quarte e le quinte classi della Primaria. Mercoledì ci sarà la riunione dell’unità di crisi per le valutazioni e per fornire per tempo comunicazioni a scuole e famiglie. Cercheremo di contemperare i due diritti: all’istruzione e alla salute. Nel frattempo la nostra idea è di un monitoraggio sul personale scolastico, docente e non docente, abbiamo chiesto che lo screening possa riguardare, in maniera costante, anche gli studenti. Questo lo faremo affidandoci ai medici di medicina generale ed ai pediatri.

Lo dobbiamo fare per dare sicurezza alle famiglie. In questi giorni so che molti genitori avevano timore a far tornare i figli in presenza a scuola le percentuali di presenze sono state tuttavia alte, questo significa che le famiglie hanno avuto fiducia nelle istituzioni”. E sulle accuse rivolte alla Regione “In tanti hanno scritto – prosegue Fortini – che è una contraddizione che in una regione gialla tante classi delle scuole siano ancora con la didattica a distanza. Ma siamo in zona gialla proprio perché abbiamo fatto scelte dure, all’inizio molto criticate, mentre oggi è evidente che raccogliamo i frutti di scelte complicate e difficili”. Ribadisce, inoltre, come “Anche per la Secondaria di primo e secondo grado posso dire informalmente che è evidente che il 25 non potranno tornare in presenza. Dopodiché ci sarà un confronto con i sindacati per valutare le priorità da mettere in campo, penso ad esempio ai laboratori per le secondarie di secondo grado. Qualunque tipo di scelta si farà con i sindacati e con l’unità di crisi”.

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