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“Tra la denuncia del Codacons e la salvaguardia della salute dei miei ragazzi, della mia comunità, delle famiglie io scelgo di stare dalla parte degli studenti. Farò di tutto per tutelare la salute degli avellinesi e sono pronto ad assumermi anche questa volta le mie responsabilità di sindaco”.

Lo sottolinea il sindaco Gianluca Festa in un video pubblicato ieri su Facebook nel quale annuncia la firma della giornata di oggi dell’ordinanza relativa alla nuova proroga della Dad di un’altra settimana per le scuole superiori di Avellino. Ieri, intanto, il consueto vertice settimanale in Prefettura alla presenza dei sindaci della provincia per fare il punto su eventuali criticità del piano trasporti. Quella che è stata anche l’occasione per fare il punto sul nodo delle superiori nel capoluogo.

Il prefetto Spena non ha mai smesso di ribadire la necessità di tornare in presenza, il valore di cui potrebbero caricarsi queste ultime settimane di scuola, rammaricandosi dello scarso entusiasmo riscontrato sul territorio, all’idea di tornare in classe. Presenti all’incontro anche rappresentanti dell’Asl. E’ stato l’assessore comunale Geppino Giacobbe a ribadire come la scelta di tornare in presenza appare ancora meno percorribile, “alla luce del numero dei nuovi contagi in città e in provincia, in netta crescita. Facile immaginare che si vada verso un’ulte – riore proroga della dad. Ma molto dipenderà dall’evoluzione dell’andamento epidemiologico”.

L’impressione è che l’anno si chiuderà ormai nel segno delle lezioni da remoto, senza nessun rientro in aula. Il sindaco Gianluca Festa, da parte sua, si è sempre detto sicuro della scelta di tenere le scuole chiuse e continuare l’anno in Dad, a causa dell’elevato numero di studenti che arrivano da fuori provincia, dove sono numerosi i cluster.

Nella giornata di ieri sono stati gli stessi studenti a indirizzare una lettera al prefetto Paola Spena e al sindaco Gianluca Festa, ribadendo la volontà di finire l’anno in Dad. Troppo elevato, secondo loro, il rischio contagi. In ballo per tanti c’è l’esame di maturità in presenza che potrebbe essere messo a rischio da un eventuale contagio. Eppure da più parti è stato sottolineato come Avellino sia una vero caso in tutta Europa con soli 21 giorni di lezioni in presenza, come sottolineato dallo stesso Codacons nella denuncia presentata.

Un caso oggetto nei giorni scorsi anche di un’interrogazione parlamentare. Sono mancate anche dagli stessi comitati dei genitori ricorsi al Tar per impugnare l’ordinanza del sindaco Festa, a conferma che una buona parte della comunità scolastica appoggia il sindaco. Da parte degli altri sindaci della provincia è stato ribadito come il ritorno in presenza al 50% sia stato positivo con il piano trasporti che sta reggendo al meglio. Intanto, a sospendere di nuove le attività didattiche fino al 22 maggio è il Comune di Montemiletto.

Una scelta determinata dal crescente numero dei contagi e dal “dato di nuovi tamponi positivi e di alcuni tamponi non ancora ufficializzati dall’Asl, in attesa di essere processati, riferiti a nuclei familiari con minori di età”. E prosegue in Dad fino al 15 maggio presso i plessi del V Circolo di Avellino Nobile e Manganelli di Picarelli. A Rotondi e Serino le lezioni restano sospese, sulla base dei dati epidemiologici, fino al 15 maggio.

Anche a Sant’Angelo dei Lombardi si prosegue in Dad per infanzia, primaria e media fino al 15 maggio. Lezioni ancora sospese fino al 15 maggio, dopo le positività di alcuni studenti, anche a Forino. Prorogata fino al 17 maggio a Caposele la sospensione delle lezioni, presso la scuola d’infanzia, primaria e presso l’istituto comprensivo De Sanctis “al fine di continuare a monitorare l’evoluzione del quadro epidemiologico della Scuola Primaria”.

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