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E’ un futuro sempre più incerto quello che attende la scuola a settembre. Non nasconde la propria preoccupazione Antonio D’Oria della Uil scuola Avellino: “Sono stati confermati gli organici dello scorso anno ma è una notizia che non ci rassicura. Da mesi stiamo chiedendo un maggior numero di immissioni in ruolo così da garantire una diminuzione del numero di studenti per classe. Ma fino ad oggi non abbiamo avuto nessuna risposta in questa direzione. Se a ciò aggiungiamo il numero dei docenti non vaccinati in Campania non c’è da stare tranquilli”.

D’Oria torna sulle parole del presidente Vincenzo De Luca che ha minacciato di far ripartire a settembre le lezioni a distanza “Voglio sperare che sia un modo per incoraggiare tutti i docenti e gli studenti che ancora non lo hanno fatto a vaccinarsi. Ma certo sono parole dalle quali traspare non poca preoccupazione. Sarebbe inaccettabile se per il terzo anno consecutivo fossimo costretti a ripartire a distanza. Tutto è rimasto come era. Nessuna novità anche sul piano dei trasporti e sappiamo bene che il nodo dello spostamento dei pendolari è il vero problema da risolvere. Il timore è che dopo il 15 agosto si torni al punto di partenza. Unica notizia positiva è la conferma dell’organico Covid ma certo non può bastare se consideriamo che soprattutto ad Avellino abbiamo ancora classi molto numerose in cui è quasi impossibile garantire il distanziamento”

Sulla stessa linea Salvatore Bonavita , segretario provinciale della Cisl scuola che non nasconde la propria preoccupazione: “Se è vero che è stata confermata la proroga dell’organico Covid, tutto il resto rimane un’incognita. Nessun potenziamento degli organici con classi che superano in molte scuole i 25 alunni, nessun intervento per quel che riguarda il piano trasporti quando sappiamo che in città l’80 % degli studenti delle superiori viene dalla provincia Nè potrà bastare l’organico Covid che nella maggior parte dei casi sarà utilizzato per soddisfare le richieste da parte degli istituti legate al personale Ata. Al tempo stesso ci troviamo ancora di fronte a infrastrutture inadeguate e a un basso numero di vaccinazioni per quel che riguarda gli studenti”.

E sulla possibilità di ritornare anche a settembre a distanza: “Sarebbe una sconfitta, i docenti e gli studenti stanchi della Dad, sanno bene che le lezioni a distanza sono un surrogato della scuola che è non solo apprendimento ma anche integrazione. C’è bisogno di agire. Il ministro Bianchi ha promesso tanto ma ora vogliamo vedere i risultati”

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