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Sono quattordici gli istituti scolastici in Irpinia che andranno a reggenza, malgrado in soli due casi si tratti di scuole dimensionate, con una popolazione scolastica inferiore ai 600 alunni, per le quali non è autorizzata la dirigenza scolastica.

A lanciare l’allarme alcuni dirigenti scolastici e i sindacati. E’ Salvatore Bonavita della Cisl scuola Avellino a spiegare come “in Campania su quasi 100 posti disponibili sono stati autorizzati dal Ministero dell’economia e finanza solo 9 posti. Questo significa che in Campania tantissime scuole, malgrado abbiano una popolazione scolastica pari almeno a 600 alunni, a volte anche dislocate su più sedi, si ritroveranno a settembre con un reggente con tutti i problemi legati alla gestione della ripartenza in sicurezza di settembre.

Un problema che rischia di diventare ancora più serio il prossimo anno quando molte scuole che oggi sono normodimensionate, secondo quanto stabilito dalla finanziaria, perderanno i requisiti per avere una dirigenza propria.

Si tratta di scelte da parte del Ministero legate al contenimento della spesa che però non garantiscono efficienza e sicurezza, cruciali, invece, in tempo di emergenza Covid. Come farà un reggente, con più scuole da gestire, a definire un piano sicurezza, malgrado possa contare su un team di docenti di alta professionalità, con tutte le incertezze che ancora esistono sulla ripartenza di settembre?”. Sulla stessa linea Francesco Fiore della Uil scuola di Avellino: “E’ assurdo che anche in istituti dimensionati non ci sia un dirigente con moltissimi presidi irpini che continuano a lavorare fuori e non riescono a ottenere trasferimenti. In alcune scuole, inoltre, diventa ancora più difficile la gestione, poiché mancano ancora i dsga, i direttori dei servizi amministrativi.

Inoltre, si tratta di capire quanti dirigenti chiederanno la reggenza, sappiamo bene come gestire più scuole sia una grandissima responsabilità in tempi di Covid e quali saranno i tempi di nomina. E’ vero che esiste un piano sicurezza dallo scorso anno ma deve essere adattato a quelle che saranno le disposizioni del governo o al nuovo piano trasporti”.

Ad avere un reggente saranno l’Istituto Benedetto Croce di Flumeri, la direzione didattica di Solofra, l’istituto comprensivo di Casalbore, l’istituto comprensivo Kennedy di Nusco, l’istituto comprensivo Pecorelli di Pago Vallo Lauro, l’istituto comprensivo Caruso di Altavilla, l’istituto comprensivo Manzi di Calitri, l’istituto comprensivo Lusi di Ariano, l’istituto comprensivo Di Prisco di Fontanarosa, l’istituto comprensivo San Tommaso D’Aquino di Grottaminarda, l’istituto onnicomprensivo De Sanctis di Lacedonia, l’istituto superiore Maffucci di Calitri, l’istituto Nobile Amundsen del Vallo Lauro. In un caso si tratta anche di una scuola cittadina, l’istituto Amatucci di Avellino.

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