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AVELLINO- Trasferta nella Capitale per i magistrati della Procura di Avellino che idagano sulla sicurezza dei viadotti autostradali, che ha già portato al sequestro di venti infrastrutture in tutta Italia. Il Procuratore della Repubblica Rosario Cantelmo, insieme ai Carabinieri della Sezione di Pg presso la Procura, avrebbe infatti acquisito nei giornbi scorsi presso una serie di uffici altra documentazione relativa proprio agli accertamenti giudiziari sulla sicurezza delle infrastrutture autostradali. Una nuova attività di accertamento e il decreto di esibizione di atti firmato dalo stesso Cantelmo e dal pm Cecilia Annecchini, che potrebbe aprire nuovi scenari in vista dell’indagine sulla sicurezza. Intanto il caso degli ultimi sequestri dei magistrati avellinesi è finito all’attenzione del Ministro delle Infrastrutture Paola De Micheli. A chiedere l’intervento del Governo, la parlamentare del Movimento Cinque Stelle Daniela Torto, che ha ricostruito tutta la vicenda: « in data 14 ottobre 2019, come riportato dalla testata giornalistica de «Il Centro», il giudice per le indagini preliminari di Avellino ha disposto il sequestro delle barriere di sicurezza new-jersey, su richiesta della procura, di tre viadotti dell’asse autostradale A14;da quanto si può evincere dall’articolo, sembrerebbe che l’inchiesta muova sulla stessa scia di quella aperta in seguito all’incidente avvenuto il 28 luglio 2013 che causò la morte di 40 persone, nota a tutti come strage di Acqualonga, in cui il consulente della procura contestò alla società concessionaria, Autostrade per l’Italia, di non avere rispettato quanto previsto dal regolamento per la progettazione, l’omologazione e l’impiego delle barriere stradali di sicurezza;l’uso della rete autostradale è un servizio fondamentale sia per tutte quelle aziende checompiono trasporto di merci su gomma, da cui l’Italia e fortemente interessata, sia per tutti coloro che utilizzano quotidianamente l’A14 per recarsi sul posto di lavoro o per esigenze di qualsiasi altra natura; è statapredisposta la riduzione delle carreggiate e la conseguente riduzione di velocità massima di 40chilometri all’ora per i tir e di 60 chilometri all’ora per le auto, andando così a generare rallentamenti evidenti per tutti gli utenti che comunque si troveranno ad utilizzare un servizio, appunto limitato, ma allo stesso costo».
Per cui chiede se ci saranno: « iniziative per garantire agli utenti che usufruiscono dell’asseautostradale in questione una modalità di rimborso economico per l’eventuale disservizio concessionario»

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