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Da ieri sera la responsabilità nei confronti della nostra terra è aumentata. L’iniziativa editoriale “Due giorni con il Corriere dell’Irpinia-Quotidiano del Sud” ci ha consegnato elementi di novità dei quali non eravamo a conoscenza.

Per la prima volta in questa provincia alle voci solitarie si è sostituito un coro di impegni che ha riempito un grande vuoto di decisione. Per la prima volta, dopo grandi silenzi, si sono sentite pubbliche confessioni da parte dei maggiori esponenti delle forze sociali e politiche, degli ordini professionali e di chi opera nei settori della sanità e del volontariato.

Per la prima volta, dopo il lungo lockdown per il coronavirus, è emersa per alcuni argomenti un’operazione verità. Come è avvenuto per i progetti irpini in vista delle risorse europee del Recovery fund. L’Agmed ne ha acquisiti oltre 300 per conto della Provincia e di alcuni Comuni.

Ma tra essi non figura il capoluogo che si avvia a perdere ancora una straordinaria occasione. Non solo. Nel corso di uno dei quattro confronti si è anche affrontato il tema del Centro aurismo di Valle che resta chiuso da anni e per il quale si è accesa una fiammella di speranza perché esso possa essere restituito rapidamente agli utenti.

Due giorni che hanno aperto lo spazio ad una riflessione pubblica anche sul ruolo della politica e la crisi dei partiti divorati da una lacerazione senza fine, ostaggi di capetti senza leader. Alla fine un corale riconoscimento alla nostra testata per aver dissolto, noi diciamo solo in parte, quella spessa nube di silenzi insopportabili e di verità nascoste. Per aver fatto il nostro dovere oltre il bla-bla-bla.

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