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Sarebbe bastato leggere i numeri per capire che qualcosa non andava. Noi abbiamo fornito le prove di come funzionava il sistema delle tessere in Irpinia, che cosa c’era dietro quei 10.400 iscritti. Ora il Nazareno ne ha preso atto e, senza arrivare a nessuna conclusione, ha congelato tutto. “Con riferimento alle notizie di stampa che riportano gravi anomalie nel tesseramento al Pd nella provincia di Avellino, la segreteria nazionale del Partito democratico e il commissario della federazione provinciale Michele Bordo, non appena hanno avuto riscontro dai responsabili della piattaforma di tesseramento on line l’andamento anomalo del tesseramento medesimo, hanno attivato tutti i controlli necessari ad individuare la reale natura dei fatti”. Lo si legge in una nota del Pd. “Al momento, in attesa del completamento di tali verifiche da parte dei competenti uffici del Pd nazionale, le richieste di iscrizione al Partito effettuate attraverso tale piattaforma – adottata in quanto consente di rilevare con certezza l’identità di chi richiede l’iscrizione e di tracciare i corrispondenti pagamenti effettuati – sono sospese, e l’iscrizione al partito verrà consentita solo alle persone delle quali sia certa l’identità, l’autonoma volontà di iscriversi al Pd con risorse proprie e non provenienti da terzi, e i requisiti previsti dal Codice etico del Pd per l’iscrizione”.

“Il Partito democratico si riserva di valutare tutte le azioni rivolte a tutelare la propria onorabilità e la propria immagine e a sanzionare gli eventuali comportamenti posti in essere da propri iscritti in contrasto con lo Statuto e il Codice etico del partito”, conclude la nota del Nazareno. Nei giorni scorsi avevamo denunciato le anomalie del tesseramento pubblicando un messaggio Whatsapp in cui si chiedeva ad amici, conoscenti ma anche a perfetti sconosciuti di fornire le loro generalità per l’iscrizione al partito senza pagare un euro dei 22 richiesti e al solo scopo di favorire un assessore. “Cari amici – è il messaggio che circolava nelle chat e che noi abbiamo riportato – abbiamo avuto un colloquio con l’assessore omissis del Comune omissis il quale è vicino a omissis. Da un colloquio intercorso l’assessore ci ha chiesto un aiuto per sottoscrivere le tessere del Pd. Questa cosa a noi non costa nulla perché la sottoscrizione avviene via web con una ricarica su postai da utilizzare. Ogni famiglia può fare tre iscrizioni. Naturalmente abbiamo visto controllato tutto e non esistono problemi di ogni genere perché la tessera è virtuale e perché non è rinnovabile. Sicuramente vi chiedete il perché di questa iniziativa.

Da quello che sappiamo è per portare numeri alla segreteria del Pd da parte del gruppo dell’assessore. Se riusciamo a fare questo potremmo anche avere un importante rilievo per omissis se ne avessimo bisogno. Ma anche se qualcuno di noi in seguito dovesse averne. Si tratta di dare solo le proprie generalità. Nessuno di voi dovrà partecipare con una quota. N.B. entro oggi dobbiamo sapere perché domani bisogna fare il tutto. Attendiamo vs notizie. Sicuri di una vs disponibilità. Porgiamo Distinti saluti”. Il tesserificio, come si diceva, era già nei numeri. Il 26 ottobre si contavano 2408 iscritti che il 5 novembre erano lievitati a a 10.400. Ad interessarsi del caso Avellino ora sembra sarà direttamente il segretario nazionale, Enrico Letta. Non è chiaro come saranno effettuate le verifiche e se saranno sufficienti a fare chiarezza. Per ora Roma sembra voglia prendere un po’ di tempo in attesa di capire cosa fare.

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