X
<
>

Condividi:
2 minuti per la lettura

“E’ una situazione difficile ma stiamo cercando di fronteggiare per quello che è possibile”. Carmine Sanseverino, dirigente medico del Reparto di Medicina di Urgenza, uno di quelli impegnati da giorni nella gestione dei pazienti Covid e’ in attesa di tampone, quello a cui si è sottoposto nella giornata di ieri. Il medico, riferimento al Moscati dell’Anaoo, una delle sigle più importanti dei medici ospedalieri e’ preoccupato in particolare per i rischi che il contagio per i suoi colleghi e il personale sanitario possa incidere sul lavoro e sui carichi di impegno per il personale che non è interessato dalla quarantena. E’ uno dei due problemi che impensieriscono maggiormente Sanseverino. “Purtroppo abbiamo avuto un collega della nostra Unità Operativa (Medicina di Urgenza e Pronto Soccorso) che è risultato positivo, per fortuna è asintomatico e quindi è in quarantena domiciliare. Continuamo a lamentare una carenza dei dispositivi di protezione, tute e mascherine che mancano. In particolare ffp2 e ffp3. Questa è la nostra difficoltà. Perché non sappiamo quante se ne consumano. Questa è la nostra difficolta’ maggiore. Ma non è possibile fare previsioni, perché dipende anche dal numero di pazienti affetti o sospetti Covid. Per cui la caposala le centellina, perché gliene vengono consegnate poche e ci troviamo in difficoltà quando dobbiamo vedere più pazienti, perché considerate che è materiale che si consuma e quindi va usato in monouso. Per cui una volta utilizzato per un paziente non possiamo utilizzarlo anche per un altro, perché non sappiamo se un paziente sospetto è positivo o negativo e quindi dobbiamo in ogni caso comportarci se fosse positivo, ad ogni modo però non possiamo visitare lui dopo averne visitato un altro che e’ sicuramente positivo. Dobbiamo cambiare ogni volta le attrezzature. Questa è al momento la nostra principale difficoltà”. Ma c’è anche l’effetto legato ai contagi del personale medico:” È poi c’è la carenza di personale–aggiunge Sanseverino – che già era un problema prima che iniziasse l’emergenza e che quindi in questa fase, con il personale che è in quarantena, anche io ho fatto il tampone stamattina. Ogni volta che c’è un contagio il personale finisce in quarantena e ci sono i carichi di lavoro sul personale che resta in servizio”.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE