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Dopo il via libera del Comitato etico dell’Azienda Ospedaliera dei Colli e dell’Azienda Universitaria Vanvitelli alla sperimentazione per il trattamento delle polmoniti da Covid 19 con il plasma iperimmune presso l’ospedale Cotugno, è stato sottoscritto un accordo con la Asl di Avellino che prevede il reclutamento, tra i donatori, di alcuni cittadini guariti provenienti dalla ex zona rossa di Ariano Irpino. «L’accordo tra le due Aziende costituisce un contributo significativo alla cura del COVID 19, attraverso la partecipazione attiva ad una sperimentazione sulla quale la comunità scientifica nutre grandi aspettative – afferma il direttore generale dell’ASL, Maria Morgante -. La possibilità di avviare la sperimentazione a partire dall’ex Zona Rossa di Ariano, oltre ad un considerevole interesse scientifico, ha un valore fortemente simbolico per una comunità che, più di altre, ha pagato lo scotto di questa pandemia e che si appresta a svolgere un ruolo, ci auguriamo decisivo, per la individuazione di una possibile cura per il COVID 19». «I primi che verranno arruolati saranno, simbolicamente, dieci tra medici e infermieri della Campania che sono guariti dal Covid e che sono stati ricoverati presso l’ospedale Cotugno – dice Maurizio di Mauro, direttore generale dell’Azienda Ospedaliera dei Colli – successivamente, abbiamo individuato, insieme al direttore generale dell’Asl di Avellino, il comune di Ariano Irpino come zona simbolo a testimonianza di quanto sia fondamentale il contributo di tutti in questa battaglia. Abbiamo anche aperto un ambulatorio che seguirà i pazienti guariti nel follow up post covid per poter, da un lato, arruolare i possibili donatori e, dall’altro, accompagnare i pazienti che hanno superato la malattia nel loro percorso verso il ritorno alla vita normale». Intanto continua la polemica per la situazione di Ariano. Generoso Maraia, deputato del M5s attacca: «Quanto fatto dalla Regione e dall’Asl è il Manuale di come non affrontare le crisi. Questo è grave ed io sono preoccupato, ma voglio precisare che il mio non è allarmismo. Io mi limito a constatare che c’è un caso di un tampone fatto il 1 maggio e il risultato di positività c’è stato in questi giorni. Ma è possibile che ci vogliono tutti questi giorni per avere risposte. E allora – continua Maraia – bisogna chiedersi che cosa ha fatto in questo lasso di tempo il cittadino risultato positivo. Penso che questo avrebbe dovuto indagare l’Asl. A questo punto, di fronte a queste situazioni sono inutili gli spot dei diecimila tamponi se non c’è la capacità di dare una immediata risposta. E se tu Asl non ti sei attrezzata in questi mesi per fare questo che cosa ha fatto? Per fare subito servono macchinari per l’analisi dei tamponi e personale specializzato, impossibile uscire da questo percorso». Da mesi sta chiedendo un laboratorio al Frangipane. «Esatto, manca il laboratorio di analisi al Frangipane e si poteva realizzare con pochi soldi. A questo punto si può dire che ad Ariano la situazione è fuori controllo. Per non esserlo serviva fare analisi dei tamponi in maniera tempestiva. La fase due è legata al monitoraggio e alla tempestività dell’intervento. E’ evidente che se aspetti sette giorni prima di dare il responso rischi di mandare le persone contagiate in giro. E questa si potrebbe chiamare epidemia colposa, perché accetti la probabilità che vi siano altri casi in giro. Io ho parlato immediatamente con il vertice dell’Istituto Zooprofilattico di Portici, da cui ha avuto risposte sul tempo che ci vuole per dare risposte sui 2500 tamponi effettuati. E quindi questo va nel senso di quanto ho sempre sostenuto: e cioè vicino a Biogem per effettuare le analisi serve un laboratorio presso l’ospedale ». A questo punto appare quasi inutile lo screening a tappeto di cui parla De Luca? «De Luca o non è consigliato bene oppure non ha capito la portata del covi. Ora ha deciso il monitoraggio a tappeto con pre test che non si sa se hanno la certificazione ed è inutile perché la priorità non è il tampone a tutti ma ricercare i casi stretti primari e secondari, di chi è positivo. Questo dovrebbe fare De Luca ».

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