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AVELLINO- Due nuove vittime al Covid Hospital nella notte di lunedì e il virus che blocca Municipi, scuole e torna ad insinuarsi anche nello sport, facendo saltare anche una gara di basket. Senza dimenticare anche il fatto che tra i nuovi contagi ci sono due medici. Uno di medicina generale, un medico di famiglia ed un ortopedico di una struttura privata. E nella lista dei nuovi comuni ormai non immuni da questa seconda ondata di contagi si aggiunge ieri anche Aiello Del Sabato. Un’altra giornata nera, visto che si è aperta con l’ennesima notizia di decessi a causa del Covid.


Si tratta di un 56enne di Mirabella Eclano, arrivato in ospedale in condizioni critiche il 10 ottobre scorso e subito portato in terapia intensiva e intubato, ma da lunedì sera le condizioni sono peggiorate fino alle estreme conseguenze. Soffriva di diverse patologie e di una 91enne di Venticano, ricoverata dal 12 ottobre scorso. Il quadro clinico e’ peggiorato e l’anziana e’ morta ieri mattina.


Al Covid Hospital ci sono stati nelle ultime ore altri tre ricoveri. A partire dalla mamma del quindicenne di Avellino, già positivi, che era arrivato lunedì pomeriggio nella Palazzina Alpi. La donna, quarantadue anni, è stata trasferita al Covid Hospital. Gli altri due pazienti sono una ottantaseienne di Nola ed un cinquantaquattrenne di Marzano di Nola, anche loro già positivi. I ricoverati alla Palazzina Alpi restano 39, otto invece quelli al Reparto di Malattie Infettive. Nella giornata di ieri c’è stata anche una dimissione. I positivi al coronavirus in Irpinia salgono per 28 nuovi casi.


I tamponi positivi al Covid-19 riscontrati riguardano persone: un residente di Ariano Irpino;un di Atripalda; uno di Avellino;uno di Candida;otto di Cervinara, contatti di positivo; quattro di Gesualdo, contatti di positivo; due di Lioni;due di Mirabella Eclano;due di Montecalvo Irpino; due di Montella; uno di Quadrelle; due di San Martino Valle Caudina uno di Sant’Angelo dei Lombardi;uno di Solofra, contatto di positivo. Sono stati 392 i tamponi analizzati presso i laboratori abilitati da parte dell’Asl, ancora un numero ridotto ed una percentuale alta quella nel rapporto tra tamponi e casi di positività. Alla lista dei contagi comunicati dall’Asl si aggiunge quella che è stata comuncata dai sindaci. E ci sono almeno altri cinque contagiati. Nello specifico tre a Monteforte Irpino, uno dei quali è un altro dirigente del Comune e fa salire a due i contagiati, uno a San Potito e uno ad Aiello Del Sabatio, anche in questo caso si tratterebbe di una studentessa.


Numeri che in questi giorni sono continuati a salire soprattutto a Cervinara. Dal bollettino di ieri, ma anche in questo caso ad anticiparlo era stato lo stesso primo cittadino Caterina Lengua, «Quanto vissuto nelle giornate di ieri e di oggi, dense di preoccupazione di fronte alla rapida diffusività del virus,-ha scritto il sindaco- ci impone di invitare tutti a porre mente sulla necessità di avere comportamenti responsabili, primo fra tutto quello di evitare contatti personali se si hanno sintomi o, a maggior ragione, se ci si è sottoposti a tampone e si è in attesa di conoscerne l’esito. Vi consegniamo la amarezza vissuta questa mattina nell’aver constatato, proprio mentre eravamo in una fase di significativa contrazione del numero dei contagiati, che alcuni dei casi di nuovi positivi sono contatti di persone che presentavano già sintomi riconducibili al Covid19».


Intanto proprio sul fronte tamponi si apre un caso. Quello legato ai ritardi nella trasmissione dei dati ed in particolare di quelli positivi dai laboratori privati all’Asl. A San Potito e a Grottaminarda i sindaci hanno proprio chiesto che le comunicazioni vengano anche inviate alle amministrazioni comunali, visto che alla ricostruzione concorre sempre lo stesso Comune di residenza dei positivi. Il sindaco di Grottaminarda, Angelo Cobino, chiede che ci sia maggiore raccordo e comunicazione da parte dei laboratori privati anche ai Comuni, oltre che all’Asl.


Abbiamo bisogno di avere un raccordo tra Asl e privati, che sono indispensabili in questo momento per il contrasto al Covid. Però serve che giungano informazioni più dettagliate e che impongono un maggiore raccordo tra privati e Asl perché si può guadagnare tempo nel tracciare i contatti e sopratutto si deve avere anche una possibilità di verifica, perché questo laboratori sono convenzionati e devono avere anche una valenza di qualità e poter stabilire la positività come per le strutture pubbliche». Un quadro e una vicenda che rischia già di registrare dunque un corto circuito.

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