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QUINDICI- Dopo Avella, anche Quindici è stata dichiarata zona rossa: a partire da ieri, il sindaco Eduardo Rubinaccio ha emanato l’ordinanza con la quale si dispone fino al 30 novembre, salvo ulteriore estensione, il divieto di entrata e uscita dal territorio comunale “se non per comprovate esigenze lavorative, motivi di salute o casi di particolare necessità, come recarsi al Commissario di Polizia di Lauro o per usufruire degli sportelli Atm dei comuni limitrofi o per recarsi presso gli uffici comunali o giudice di pare e per approvvigionamento alimentare”. Il sindaco, alla luce del crescente numero di casi positivi in paese, ha dunque ritenuto necessario adottare misure stringenti che vanno dalla sospensione del mercato settimanale al divieto di tutti gli spostamenti nell’ambito comunale, se non con particolari cautele e con precise modalità.

Quindici è il secondo comune in Irpinia, dopo Avella, ad essere dichiarato dal suo sindaco zona rossa, anche se nella vicina Lauro il primo cittadino Antonio Bossone pure ha adottato misure molto severe per impedire ulteriore diffusione del contagio, a partire dalla spesa in ordine alfabetico. E anche a Cervinara la situazione sanitaria torna a destare preoccupazione, perché negli ultimi giorni i contagi hanno cominciato ad aumentare.

Alla luce di quanto emerso dal Comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica riunitosi ieri mattina, d’intesa con il Prefetto e con i vertici provinciali delle Forze dell’Ordine si è ritenuto di interdire temporaneamente l’accesso a Piazza Trescine, a Piazza Elena ed all’area antistante la Villa Comunale. In tal senso è stata adottata ieri l’ordinanza sindacale n.75 a firma di Caterina Lengua con la quale, a decorrere da oggi, 13 novembre sino al 30 novembre, è disposta la chiusura al pubblico tutti i venerdì, i sabati e domeniche, nonché nei giorni festivi e prefestivi, dalle ore 18:00 alle ore 22:00 delle indicate strade e piazze cittadine, fatta salva la possibilità di accesso e di deflusso agli esercizi commerciali legittimamente aperti per il solo asporto e alle abitazioni private. saranno dunque chiuse Piazza Trescine, Piazza Elena, Area antistante la Villa Comunale (tra Via Senatore Clemente e Via de Bellis); rimangono impregiudicati gli obblighi e le raccomandazioni riguardanti i dispositivi di protezione delle vie respiratorie, il distanziamento fisico e l’igiene costante e accurata delle mani.

Sono queste le aree che costituiscono motivo e occasione di assembramento anche per la consuetudine, diffusa tra i giovanissimi, di consumare nelle pubbliche strade e piazze cibi e bevande. Ed anche per questo sarà vietato consumare dalle ore 18:00 alle ore 22:00 cibi e bevande in tutti i luoghi pubblici anche diversi da quelli sopra individuati, ovvero, dopo le 22:00 vige il più generale divieto di spostamento. Per questo vengono chiamati in causa i titolari di esercizi pubblici e di attività commerciali, per eventualmente segnalare alle autorità i comportamenti da considerarsi fuori regola. L’ordinanza va oltre, e anche i parchi finiscono nel mirino. Anche i parchi pubblici cittadini costituiscono luogo di assembramento, per cui è stata disposta la chiusura al pubblico della villa Comunale fino al giorno al 30 novembre 2020.

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