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Si inceppa, prima ancora di partire, la macchina degli screening per studenti e docenti, in vista della riapertura del 24 novembre. Tante le segnalazioni di docenti e genitori che hanno cercato inutilmente di prendere la linea, contattando il numero regionale.

Come Luana che racconta “dopo 195 minuti di attesa mi risponde l’operatrice, fissiamo i tamponi miei e di mia figlia, le faccio notare che mi sta mandando ad Ariano, mi dice che non può risolvere il problema perchè lo elabora il sistema in automatico”.

Di qui il cambio di rotta, con la decisione dell’Asl di consentire a docenti e famiglie di sottoporsi a tamponi, senza bisogno di autorizzazioni, nei presidi drive in allestiti ad Avellino (ogni giorno, fino al sabato dalle 15 alle 20), ad Ariano (il martedì, giovedì, sabato e domenica dalle 15 alle 20), a Moschiano (sabato dalle 15 alle 20), a Cervinara (giovedì, sabato e domenica dalle 15 alle 20), a Montella (giovedì, sabato e domenica dalle 15 alle 20) e ad Avella nella giornata di oggi, dalle 15 alle 20, per docenti e genitori dei Comuni di Quadrelle, Mugnano e Sirignano e domenica 22 per le famiglie dei Comuni di Avella, Baiano e Sperone.

Dall’Asl chiariscono come il numero di prenotazione sia gestito a livello regionale, il loro impegno è stato solo quello di mettere a disposizione solo presidi e personale, di qui il ricorso a una soluzione che consentisse alla macchina di partire. Una situazione che ha indispettito non poco docenti e famiglie, costrette a fare salti mortali per riuscire a effettuare un tampone.

Nel pomeriggio sono stati, comunque, 207 i tamponi effettuati a docenti, personale scolastico e genitori. “Nel momento in cui diventa così difficile sottoporsi al tampone – spiegano alcuni docenti – in molti saranno costretti a ricorrere a laboratori privati”.

“La giornata di ieri ha avuto del grottesco – spiega Erika Picariello del – la Cgil scuola – dopo i roboanti annunci sugli screening della Regione abbiamo assistito allo spettacolo dei docenti in lista d’attesa anche per 190 minuti in linea con il numero verde regionale senza riuscire a parlare con gli operatori. La beffa è che quando poi qualcuno ci è riuscito, pur essendo residente ad Avellino, è stato spedito ad Ariano perché l’associazione docente, genitore, bambino punto di tracciamento avveniva in maniera automatica. Qualcuno di loro stamattina presto si è recato a Campo Genova ma non ha potuto fare il tampone perché gli operatori non erano stati autorizzati ad inserirli nel tracciamento. Sappiamo che l’accesso al tracciamento è stato autorizzato dalla ASL solo in tarda mattinata e speriamo che la ASL stessa dia la più ampia diffusione di questa informazione perché molti si potrebbero trovare nelle condizioni di fare il tampone a pagamento non sapendo che i punti di screening comunali sono stati aperti. Tra ieri e oggi ci siamo trovati di fronte ad una situazione che solo benevolmente può essere definita surreale. Se il governatore annuncia lo screening non è che poi quello si materializza da solo. La filiera di azioni da mettere in atto è come se dovesse essere avviata continuamente daccapo dal nulla. Se su una operazione semplice come questa possiamo contare su questo risultato figuriamoci sul resto”.

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