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AVELLINO- Ottomila vaccini. Questo il numero che sarà destinato all’Irpinia per la prima fase della campagna di vaccinazione anti Covid- 19 in Italia. Si parte il due gennaio, ma il prossimo 27 dicembre ci sarà un V-Day, ed in Irpinia arriveranno i primi cento vaccini, quelli che saranno somministrati come in tutto il resto della Campania nelle strutture ospedaliere.

Il Moscati è stato individuato nella nostra provincia per dare il via a questa campagna di alto valore soprattutto simbolico, che anticiperà di qualche giorno lo start ufficiale previsto dall’Asl di Avellino e in tutto il resto del Paese il due gennaio. Le prime cento dosi di vaccino Pfizer contro il coronavirus., che proprio ieri ha avuto il via libera dell’Ema, saranno destinate a tutto il personale impegnato nelle aree Covid della Città Ospedaliera.

A partire da medici e infermieri del Covid Hospital, quelli del Pronto Soccorso e dei reparti che da settimane sono destinati completamente a fronteggiare il virus. Millenovecento dosi almeno quelle che sono state richieste da parte del Moscati, dove saranno sottoposti al vaccino tutti i dipendenti, compresi anche quelli delle ditte esterne che lavorano con la Città Ospedaliera. Ed il programma di vaccinazioni proseguiranno dopo il VDay con tutti gli altri medici, infermieri, oss, amministrativi e operatori esterni che ogni giorno si trovano a Contrada Amoretta.

Seimila le dosi che sono state richieste in questa prima fase da parte dell’Asl di Avellino. L’Azienda sanitaria di Via Degli Imbimbo avrà il compito più importante sotto il profilo della campagna vaccinale, che partirà anche in questo caso dal personale dipendente degli ospedali e dei distretti, dagli ospiti delle Rsa, per poi passare a tappeto su altre fasce a rischio della popolazione.

Cosa accadrà in caso di terza ondata, nessuno lo può dire. E se la nuova minaccia arriva dal Regno Unito, per l’Asl di Avellino, che è in pre-allarme, servirà agire intanto secondo il piano che è stato seguito ed applicato fino ad ora. Queste le parole della direttrice generale, Maria Morgante, a margine della manifestazione tenuta ieri a Parolise sull’inaugurazione della stanza degli abbracci.

Quanto poi alla campagna di vaccinazione che sta per partire, «c’è un po’ di paura, è inevitabile che di fronte ad un vaccino nuovo, che non si conosce, si possano avere delle perplessità, però dobbiamo avvicinarci con fiducia». La manager dell’Asl non ha dubbi sulla necessità di sottoporsi al vaccino anti-covid. Quanto ai dati specifici: «Gli operatori sanitari hanno manifestato la loro volontà, più del 95% in questa fase. Ora vedremo in quanti si presenteranno al momento della vaccinazione, ma credo che ci sarà rispondenza tra le manifestazioni di volontà rispetto alle nostre richieste e l’adesione di fatto. Le prime vaccinazioni cominceranno intorno al due gennaio, il nostro Hub è ad Ariano Irpino, e faremo i vaccini presso gli ospedali di Ariano e Sant’Angelo dei Lombardi, li faremo su chiamata, su recall, in questo modo manterremo i distanziamenti necessari, in termini di orari, ogni quattro ore. Poi valuteremo successivamente, quando dovranno essere effettuati i richiami, se coinvolgere anche Avellino. In questa prima fase ci muoveremo come abbiamo appena detto».

La macchina organizzata è in moto già da qualche settimana, Ariano si sta preparando, così Sant’Angelo dei Lombardi, per Morgante resta da dare l’appello su tutti, che è quello, torna a sottolineare, di avvicinarsi al vaccino senza timori, di aderire, dopo che lo avranno fatto gli operatori sanitari e gli ospiti delle Rsa, per garantire quello scudo sanitario necessario per fermare l’avanzata del virus.

Proprio ieri l’Ugl ha voluto premiare il direttore generale dell’Asl di Avellino con una targa per l’impegno nel fronteggiare l’emergenza sanitaria. Il segretario provinciale, Costantino Vassiliadis, accompagnato dal segretario Ugl Sanità, Franco Patrociello e dalla figura storica del sindacato Diego Porcaro ha consegnato una targa al direttore generale dell’ASL di Avellino, Maria Morgante. «Per la più viva riconoscenza per quanto è stato fatto con spirito di servizio e umanità in favore della comunità irpina»: questo il messaggio che l’Ugl ha rivolto agli operatori dell’Asl di Avellino.

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