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AVELLINO- Un’antivigilia nera, segnata da quattro lutti causati dal Covid. Il virus continua ad uccidere e anche ieri ha colpito un altro camice bianco, il terzo medico stroncato dopo aver contratto l’infezione in un mese, il quarto dall’inizio della pandemia. Tre le vittime al Moscati, una al Frangipane. Nel nosocomio arianese è deceduto nella mattinata di ieri un novantenne di Sant’Angelo dei Lombardi, che era ricoverato nell’area Covid.

Al Moscati invece sono deceduti tre pazienti in Terapia Intensiva. Si tratta di una una settantottenne di Rotondi e una ottantunenne di San Nicola Baronia. La settantottenne era ricoverata dal 13 dicembre e il 18 era stata trasferita in terapia intensiva, dopo pochi giorni il cuore si è fermato per sempre. L’anziana ottantunenne era ricoverata in terapia subintensiva dall’11 novembre, ed è deceduta nella mattinata di ieri.

Una delle tre vittime è Leonardo Nargi, classe ’49, ricoverato dallo scorso otto novembre nel Covid Center del Moscati di Avellino, si è spento ieri mattina, dal 19 dicembre le sue condizioni si erano aggravate al punto da imporne il trasferimento nel reparto di terapia intensiva. Fino all’ultimo secondo prima di finire in Terapia Intensiva il medico è stato lucido e avrebbe anche chiesto un tablet per poter effettuare dei messaggi. Ginecologo, da decenni legato al reparto d’ostreticia guidato dal Professore Carmine Malzoni, ha assistito migliaia di pazienti nella storica clinica di viale Italia. Il ginecologo è la quarta vittima del Covid tra i medici. Solo due settimane fa la clinica di Viale Italia errta la scomparsa del dottore Sergio Pascale, primario di Anestesia e Rianimazione Gruppo Malzoni Avellino, la struttura di eccellenza dove il professionista lavorava da quarantatrè anni, dal 1978, che proprio qualche settimana fa era stata al centro di un mini-focolaio con una quindicina di positivi tra pazienti e operatori sanitari.

La sua positività era stata riscontrata dallo screening fatto dalla struttura. Inizialmente era asintomatico e si trovava in isolamento presso la sua abitazione, poi l’improvviso peggioramento fino al decesso. Quello avvenuto nell’ospedale Da Procida di Salerno, dove il professionista era stato ricoverato il 26 novembre scorso e dove lavora suo figlio Luca, che ha seguito le orme del papà ed è un apprezzato anestesista. Pascale, sessantanove anni, ed era molto conosciuto e apprezzato nella città capoluogo e nel mondo professionale campano anche per l’impegno nell’associazionismo medico a livello nazionale come uno dei pionieri della partoanalgesia.

Solo qualche giorno prima, era il 5 dicembre, era deceduto nell’Unità operativa di Anestesia e Rianimazione, il dirigente medico dell’Unità operativa di Malattie Infettive dell’Azienda ospedaliera “San Giuseppe Moscati” di Avellino, Mario Claudio Magliocca. Il professionista 66enne, da ventinove anni lavorava nella struttura ospedaliera. Nella notte del primo aprile, in piena ondata del virus era deceduto Giuseppe Aldo Spinazzola, 85 anni, cardiologo in pensione di Melito Irpino dopo quindici giorni di ricovero. Una nota della Clinica Malzoni ha voluto ricordare il nuovo lutto che ha colpito la struttura avellinese.

“Questo maledetto virus e questo maledetto 2020 hanno portato via anche il dottor Leonardo Nargi. Ha lavorato con noi per poco meno che 50 anni. Una intera vita! Esperto ginecologo, collaboratore prezioso e instancabile ha contribuito alla creazione del nostro Gruppo ostetrico e ginecologico ricoprendo tutti i ruoli, da giovane assistente fino a quello di vice Primario, con dedizione e passione per la qualità. Si era ammalato 40 giorni fa e all’inizio sembrava asintomatico ma poi la situazione respiratoria ha consigliato il ricovero in reparto COVID.Purtroppo dopo più di un mese la sua forte fibra ha ceduto. La sua scomparsa lascia un enorme vuoto tra i colleghi e i collaboratori che si avvalevano costantemente della sua esperienza e della sua capacità professionale».

Il professor Carmine Malzoni, Presidente della Villa dei Platani Malzoni di Avellino, profondamente turbato da questo nuovo lutto che ha colpito la Struttura esprime tutto il dolore che, sul piano umano e professionale, deriva dalla perdita di un così valido collaboratore e prezioso amico.

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