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AVELLINO- La vera incognita sulla campagna di vaccinazione restano i rifornimenti. L’ultimo approvvigionamento delle dosi di vaccino Pfizer Biontech giunto all’Asl di Avellino, una pizza con 195 dosi (circa 1170 somministrazioni ndr) dovrebbe già essere esaurito nella giornata di oggi, visto che sono state eseguite ieri le somministrazioni al personale dell’Asl e a quello delle Rsa. E ci sarà una vera e propria corsa contro il tempo per chiudere la prima fase, come ipotizzato dal governatore della Campania Vincenzo De Luca entro il 20 gennaio, anche alla luce del fatto che il prossimo rifornimento previsto per l’azienda Sanitaria di Avellino è previsto il 18 gennaio, questa la data che è stata indicata, senza però escludere che ci possa essere però qualche giorno di anticipo nelle consegne.

Tra Asl e Moscati sono state per ora superate le seimila dosi somministrate. Alle 3094 di lunedì dell’Asl vanno infatti aggiunte le 509 eseguite ieri nelle Rsa irpine, quelle che sono state completate in una sola giornata dal personale dell’Istituto Zooprofilattico per il Mezzogiorno. Come ha comunicato la stessa Asl di Avellino, anticipando che la prossima fase scatta per personale e ospiti delle Case per Anziani della provincia, rifornimenti permettendo. Nella giornata di ieri Asl e Istituto Zooprofilattico hanno proceduto a vaccinare tutti gli operatori e ospiti delle cinque RSA presenti sul territorio provinciale: Althea di Avellino, MARE di Pratola Serra, Padre Pio di Grottaminarda, La Proxima di Volturara Irpina, Minerva di Ariano Irpino.

Ora tocca alle Case di Cura per Anziani secondo il Piano Vaccinale della Regione Campania. Intanto c’è una svolta che, alla luce dell’altro nodo emerso anche in Irpinia sul fronte della campagna di vaccinazioni, potrebbe avere effetti positivi quando la campagna arroverà sul territorio. Qui i tempi non sono certi. Visto che molto dipenderà anche e soprattutto dalla questione degli approvvigionamenti ma in particolare da quella del personale da impiegare nei punti vaccinali, noti come spoke sul territorio. E si tratta dell’accordo raggiunto a Napoli per il via libera alle vaccinazioni per il personale medico non convenzionato con il Sistema Sanitario Nazionale.

Si tratta, solo in Irpinia, di una platea di 1200 professionisti, tra odontoiatri, farmacisti e medici in pensione. Ed è lo stesso Presidente dell’Ordine di Avellino, Francesco Sellitto, a far notare che da questa platea e dai medici di base potrà arrivare un contributo decisivo nella campagna di somministrazioni del vaccino sul territorio. «Abbiamo già consegnato all’Asl di Avellino l’elenco dei colleghi che dovranno essere vaccinati in questa fase dopo l’accordo raggiunto a Napoli- ha spiegato il presidente Sellitto- I medici di base sono pronti a dare il loro contributo nella campagna di vaccinazioni che riguarda la popolazione, altrimenti ci vorrà molto tempo per vaccinare tutti e così si potranno evitare anche ritardi. Aspettiamo notizie, sappiamo che anche il ministro Speranza è orientato in questo senso».

Non c’è ancora un piano definito per la campagna vaccinale sul territorio. I tempi dovrebbero portare ad almeno due mesi. Entro metà marzo toccherà ad ultraottantenni e al personale scolastico. In Campania quello che è stato per primo in presenza, ovvero le scuole primarie. Ma non c’è solo l’antidoto al virus. C’è anche il contagio. E i numeri sono quelli di una vera e propria altalena, che vive anche l’effetto dei tamponi processati. Sono tre i casi di positività emersi su 113 tamponi analizzati nei laboratori regionali, il 10% rispetto all’andamento abituale.

Nel giorno precedente erano stati 738. I nuovi casi riguardano persone residenti nell’ordine: 1 a Bisaccia e 2 a Montoro. Ma c’è chi fa da solo. Come il Comune di Chiusano. Zero positivi su sessantanove tamponi effettuati. Il sindaco di Chiusano San Domenico Carmine De Angelis ha sottolineato che non si deve avere paura di scoprire i casi positivi e che nel comune che guida procede la campagna di screening di massa: «l’Asl ha comunicato di aver effettuato in provincia 103 tamponi complessivi.Ricordo che un serio monitoraggio implica un considerevole numero di tamponi e una media settimanale omogenea. Non si deve aver paura di individuare i positivi: più’ alto e’ il numero dei tamponi più avremo un dato reale del Contagio. Rispettiamo le Regole e continuiamo a monitorarci ».

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