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AVELLINO- Nel giorno in cui tutta Italia entra in zona bianca con la decadenza di una serie di misure anticovid, su tutte l’utilizzo della mascherina all’aperto, la sola Campania è chiamata a rispettare una serie di misure restrittive imposte dal Governatore Vincenzo De Luca.

In verità una buona fetta di avellinesi, almeno i più adulti, accoglie con favore la decisione di De Luca di dover continuare ad usare il dispositivo di protezione. “Stamattina l’avrei messa anche se non ci fosse stata l’ordinanza di De Luca”, commenta un signore che passeggia lungo Corso Vittorio Emanuele. “Se è vero che i vaccini dovranno almeno limitare l’incidenza del virus, questo non significa che ce ne siamo liberati, e le nuove varianti in circolazione ne sono una testimonianza”.

Non è dello stesso avviso il Codacons che ha annunciato di voler diffidare De Luca: “L’Ordinanza del Ministro della Salute che cessa l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto, fa permanere delle ovvie eccezioni- scrive il Codacons- quale quella di continuare ad indossarla negli spazi aperti in situazioni nelle quali non sia possibile garantire il distanziamento sociale, L’art. 3 comma 1 dell’ordinanza della Regione Campania, di fatto si conforma a quanto specificato dal ministro Speranza.

Il comma 2 dello stesso art. 3, invece, appare eccessivamente ridondante, asserendo che resta obbligatorio l’utilizzo della mascherina, sul territorio regionale, in ogni luogo non isolato, e vengono riportati alcuni esempi come centri urbani, piazze o lungomari. nonchè nelle file, code, mercati o fiere ed altri eventi anche all’aperto (inutile ripetizione) e nei trasporti pubblici all’aperto. In altre parole per il Codacons, con l’avvocato Matteo Marchetti le due ordinanze dicono la stessa cosa, di qui la diffida a De Luca a diffondere la giusta informazione, anche per non demotivare i turisti a scegliere la Campania.

Non da meno la crescente polemica relativamente all’altra misura entrata in vigore da ieri, vale a dire lo stop della vendita di alcolici a partire dalle 22:00, fatta eccezione per banco e tavoli. Proprietari e gestori di bar sul piede: “De Luca ha un problema con la movida, lo dica chiaramente » è il commento di molti esercenti che si dicono «stanchi di essere l’unico bersaglio delle ordinanze della Regione. Siamo stufi di essere la categoria più danneggiata da queste decisioni, tra l’altro qui ad Avellino sempre a subire decisioni costruite ad hoc per città grandi come Napoli o Salerno”.

Per questo gli esercenti hanno chiesto l’intervento del Prefetto Paola Spena che, tra l’altro, in queste ore convocherà il Comitato per l’Ordine e la sicurezza pubblica per mettere in atto un piano potenziato di controlli in città, anche al netto della protesta dei residenti di via De Conciliis dopo quelli che definiscono gli eccessi di sabato sera tra schiamazzi notturni e sporcizia arrivata fino all’ingresso dei portoni. La Prefettura coinvolgerà anche i sindaci del territori provinciale.

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