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Impennata di contagi tra minorenni e non vaccinati e un nuovo focolaio, che dopo quello di Cervinara fa temere il peggio ora anche ad Altavilla Irpina. E’ la quarta ondata tra ragazzi e non vaccinati che fa più paura in queste ore in tutta la provincia. E c’è anche una seconda vittima in poche ore al Moscati di Avellino, legata proprio al focolaio di Cervinara. Una novantaduenne, vaccinata, ricoverata in gravi condizioni al Moscati a fine ottobre, ma con patologie pregresse, che è deceduta nella notte di lunedì. Qualche ora prima, sempre nella stessa area Subintensiva del Moscati era deceduto un novantenne di Flumeri.

Sessanta i contagiati nelle ultime ventiquattro ore, un vero e proprio boom di casi e l’avvio di una settimana che potrebbe rappresentare il picco di questa nuova ondata. I numeri più alti restano quelli si Cervinara, dove i contagi sono arrivati a quota 115 e nelle ultime ore anche di Altavilla. Ma sono in totale diciassette i comuni dove si registrano contagi. A partire da 3 residenti nel comune di Ariano Irpino; 3, residenti di Avellino; 3, residenti di Castelvetere sul Calore; 3, residenti di Flumeri; 1, residente di Fontanarosa; 1, residente di Lio – ni; 3, di Mercogliano; 2, residenti di Mirabella Eclano; 1, residente di Mugnano del Cardinale; 1, residente di Ospedaletto d’Alpinolo; 4, residenti di Roton – di; 1, residente di Serino; 1, residente di Sperone; 1, residente di Venticano; 2, residenti di Villa – nova del Battista; 2, residenti di Zungoli.

Ad Altavilla Irpina c’è la maggiore preoccupazione per l’impennata di casi che in poche ore ha interessato quindici persone. Più della metà sono minorenni, quindi anche non vaccinati. Proprio un cluster tra ragazzi sarebbe all’origine del focolaio che almeno per ora interessa almeno quattro nuclei familiari. Ma in queste ore sono tantissime le persone che stanno ricorrendo ai tamponi per poter accertare eventuali positività.

«Purtroppo, dopo mesi di tranquillità, devo registrare che la scintilla è scoppiata anche da noi». E’ così che amaramente commenta il caso il sindaco di Altavilla Mario Vanni, che in un videomessaggio ha voluto rilanciare l’appello alla parte della popolazione non vaccinata, che sarebbe circa un tredici per cento, di sottoporsi alla somministrazione del vaccino. Richiamando tutti alla responsabilità, in particolare perché in questa fase, le categorie più a rischio infezione sono i ragazzi, che non sono stati vaccinati.

«Nella precedente ondata ci preoccupavamo degli anziani che erano i soggetti più a rischio-ha spiegato nel video Vanni- oggi devo dire che maggiormente a rischio sono tutti coloro che non sono vaccinati e che purtroppo non per loro colpa loro, mi riferisco ai ragazzi, non sono stati sottoposti alla vaccinazione. Naturalmente sono più a contatto tra loro ed in particolare sono meno gestibili. Noi dobbiamo essere responsabili per la loro incolumità , dobbiamo essere capaci di ragionare nell’interesse collettivo e soprattutto nell’interesse dei nostri ragazzi. In questo momento non ci sono situazioni preoccupanti, anche perché la copertura vaccinale per alcuni costituisce una forma di difesa di tutela e di garanzia che la forma virale non è violenta. Ma dobbiamo chiederci cosa può succedere soprattutto quando ci sono delle categorie deboli, mi riferisco a quelle più fragili. Volevo tranquillizzare i cittadini, perché saranno adottate tutte le misure necessarie.

Ci auguriamo che ciascuno collabori in maniera sincera con il proprio medico curante soprattutto e con l’Asl, a cui ho inteso rappresentare l’esigenza di intervenire con una certa sollecitudine per evitare che la diffusione possa avere una propagazione incontenibile. Dove è stata accertata la positività, le famiglie sono state poste in isolamento dal medico competente e diciamo che in questo momento dovremmo augurarci che il peggio sia già venuto fuori ».

A Cervinara ci sono altri quindici contagiati. E il numero in dieci giorni è di 115 positivi al Covid. «Volge al termine un’altra giornata difficile in cui Cervinara si è ritrovata purtroppo a piangere un’altra vittima del Covid», spiega il sindaco Caterina Lengua. «La notizia della morte della signora Maria Ragucci ci rattrista molto e ci rende partecipi del dolore dei suoi familiari. Ci accompagna la consapevolezza che la nostra comunità oggi ha perso non solo una donna forte, laboriosa, una madre amorevole che aveva fatto della sua bellissima famiglia l’unica ragione di vita ma anche un riferimento valoriale per tante generazioni. La vita l’aveva posta più volte di fronte a prove dure ma, da donna di profonda fede, aveva saputo sempre conservare il sorriso con cui amava accogliere tutti, senza mai rinunciare a spendere parole di bene. Agli adorati figli, ai nipoti ed ai familiari tutti giunga la vicinanza mia e di tutta l’Amministrazione comunale».

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