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AVELLINO- “Sono arrivato al centro vaccinale di Avellino alle 12:50, oltre un’ora prima dell’apertura stabilita alle 14:00. Sono da poco passate le 16:00 e, per fortuna, sono riusciti in tempo a ricevere la terza dose. Chi sta entrando ora viene rimandato indietro”. E’ eloquente la testimonianza di un uomo della fascia d’età over 70, all’uscita dal Palazzetto dello sport, hub vaccinale del capoluogo che, in queste settimane, sta attirando anche diverse persone da fuori provincia, in luogo della chiusura di svariati centri precedentemente attivi nella provincia irpina. La decisione dell’Azienda sanitaria locale di sospendere le attività in alcune sedi territoriali risale ai mesi estivi, quando la campagna vaccinale in irpinia registrava dati significativi, tanto che oggettivamente le file dei mesi precedenti erano soltanto un ricordo. Il nuovo caos, però, è stato segnato dall’avvio delle somministrazione della terza dose, tra l’altro dalla scorsa settimana allargata a tutte le fasce d’età a condizione che siano trascorsi i sei mesi dal secondo richiamo di vaccino.

A fronte dei 23 centri che l’Asl aveva attivato nei vari comuni irpini all’avvio della campagna vaccinale, da qualche mese sono solo otto le sedi operativi: Avellino, “Vita” di Ariano, Mirabella, Cervinara, Grottaminarda, Mugnano, Bisaccia e Lioni. Non solo l’abbattimento sostanziale degli hub, ma anche degli orari di apertura, con sole sei ore giornaliere, la metà rispetto ai mesi passati. A denunciare “il livello di disorganizzazione che raggiunge punte inaccettabili”, che si registra al punto vaccinale di Avellino, allestito al Palazzetto dello Sport Del Mauro, è il Vice Commissario provinciale di Fratelli D’Italia, Giovanni D’Ercole. “Scene che fanno letteralmente indignare e rabbrividire-rimarca- Una ressa degna del peggior foro boario, vengono urlati i nomi dei cittadini che devono vaccinarsi, senza alcun rispetto della riservatezza e dell’umanità stessa. L’assembramento è tale e talmente increscioso che è davvero probabile contrarre il virus recandosi a fare il vaccino”.

Di qui il monito alle autorità sanitarie “ad organizzare punti vaccinali il più confortevoli possibile, per rendere facile e serena l’attività vaccinale. È, invece, evidente che le scene di questi giorni sono la peggiore pubblicità possibile al vaccino; sono soprattutto la dimostrazione di una totale inadeguatezza della sanità targata De Luca: ci dica lo sproloquiatore seriale di Salerno cosa pensa delle indecenti immagini di Avellino e se intende prendere provvedimenti verso i vertici dell’Asl”.

ATRIPALDA- In merito alla riapertura del centro vaccinale di Atripalda, il sindaco del comune irpino Giuseppe Spagnuolo ha inviato una lettera al direttore generale dell’Asl di Avellino, Maria Morgante. “Riscontrato che il centro vaccinale di Atripalda, in esecuzione della programmazione cosi come calendarizzata da codesta Asl, risulta ancora chiuso come anche in queste ultime settimane, creando apprensione e disagio ai cittadini afferenti a tale punto vaccinale che vogliono vaccinarsi o comunque sottoporsi al necessario richiamo: Considerata la necessità di continuare con determinazione la campagna vaccinale e la richiesta diffusa di vaccinarsi da parte di cittadini atripaldesi e dei comuni che afferiscono a tale centro vaccinale. Tenuto conto della programmazione regionale in materia, che prevede celeri e diffuse inoculazioni delle terze dosi vaccinali: Ritenuto che pertanto occorre fornire la più ampia disponibilità dei centri vaccinali diffusi su tutto il territorio provinciale, come avvenuto in questi drammatici mesi. per facilitare le vaccinazioni a tutti i cittadini; con la presente il sottoscritto invita codesta azienda di programmare una repentina apertura del centro vaccinale di Atripalda, come avvenuto nei mesi scorsi e come sta avvenendo per altre realtà provinciali. Certi di un positivo riscontro della presente, si porgono distinti saluti”.

Analoga richiesta, come anticipato, da parte del sindaco di Aiello del Sabato, Sebastiano Gaeta: “Da oggi, la cosiddetta dose “booster” sarà estesa anche agli over 40, come previsto dalla Circolare del Commissario straordinario per l’emergenza Covid, Figliuolo, inviata alle Regioni e Province autonome, “alla luce dell’evoluzione del quadro epidemiologico delle ultime settimane con il progressivo incremento dell’incidenza settimanale di nuovi casi e la crescita dei contagi”. Considerato che per la Regione Campania non è necessaria alcuna prenotazione, ne tantomeno si procederà direttamente a convocare coloro che sono stati vaccinati per primi, cioè chi ha fatto la seconda dose da almeno sei mesi. Accertata l’importanza della terza dose e la sicurezza del vaccino, in considerazione dell’aumento dei casi positivi, anche nella nostra Provincia, si chiede la riapertura del punto vaccinale di Atripalda, per permettere alla cittadinanza di effettuare la terza dose, nel più breve tempo possibile”. Nei giorni scorsi già altri sindaci avevano scritto all’Asl, come quelli di Montefalcione, Venticano e altri, per chiedere la riattivazione dei centri. E anche dei sindaci del Vallo di Lauro e degli esponenti politici della zona della Baronia.

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